Ancor prima del suo arrivo su PC, Days Gone ha saputo far parlare di sé attraverso una simil-bufera che ha coinvolto l’ipotetico sequel del titolo zombiesco di Bend Studio, alimentando così l’attenzione sul novello porting per PC. Tralasciando i rumor, le polemiche e le chiacchiere da bar, ci siamo avvicinati all’ultima esclusiva Playstation approdata su PC, vediamo dunque come si comporta Days Gone dal punto di vista tecnico e quali sono le effettive migliorie apportate al titolo.
La forma e la sostanza
Come non mancheremo di sottolineare nel corso di questa recensione, i gravi difetti di Days Gone evidenziati al tempo dell’uscita non soltanto non andranno a scalfire il valore puramente tecnico di questo articolo ma, e non smetteremo mai di ripeterlo, non saranno meno gravi o meno impattanti soltanto perché quest’esperienza di gioco viene confezionata in maniera migliore, leggete dunque quanto segue tenendo a mente che il valore di Days Gone come videogioco resta sempre lo stesso, così come accade alla maggior parte dei titoli rimasterizzati/rivisti.
Fatte le dovute precisazioni è arrivato il momento di parlare di Days Gone e del suo approdo su PC. Dopo lo stupore provato con Death Stranding e l’incredibile delusione di Horizon: Zero Dawn, il primo impatto con Days Gone fa decisamente sperare nell’impegno di Sony e Playstation Studios nel portare su PC le esclusive di maggior rilievo.
Gli sviluppatori sono riusciti, questa volta, a portare su PC un prodotto rifinito, leggero e prestante che, dopo ore ed ore di gioco, non ha mostrato alcuna incertezza laddove altri invece hanno inciampato diverse volte.
Giusto per rinfrescarci la memoria, Days Gone ci parla di un futuro post-apocalittico nel quale l’intera civiltà è sprofondata nella più totale anarchia. Una premessa che non brilla certo di originalità ma l’inserimento di un personaggio come Deacon St. John, mescolata saggiamente alla cultura motociclistica americana riaccende sicuramente una fiamma spenta dal soffio della banalità.
Ci ritroviamo dunque in sella alla nostra moto a fare i conti con un mondo senza regole dove vige la legge del più forte. Non vi nego che un “Sons of Anarchy a base Zombie”, almeno ai tempi dell’annuncio, aveva fatto scattare più di un campanello nella mia mente perversa, tuttavia, la realtà è ben distante da quanto professato. Days Gone è infatti un titolo dalla narrativa incredibilmente debole che sfrutta soluzioni di gameplay fin troppo consolidate, trasformando un action-survival in qualcosa di incredibilmente piatto e scontato. Ma, come accennato in fase di apertura, non siamo qui per parlare dei difetti di Days Gone come produzione ma del suo valore in termini di porting su PC.
Le meraviglie del mondo libero
Se l’adattamento per Playstation 5 ha saputo dare respiro ad un’avventura ancora “chiusa” tra le strette pareti dei 30FPS, allargando la visione dei giocatori fino a raddoppiare il frame-rate ed introducendo una risoluzione dinamica, su PC, come spesso accade, le porte si aprono completamente e la libertà d’azione è davvero totale. Oltre al supporto per i monitor ultra-wide tipicamente sfruttati comunque in ambiente PC, la possibilità di sbloccare il frame-rate andando incontro ad esigenze ben più alte degli ormai canonici 60FPS rappresenta sicuramente il punto di svolta più importante di questo porting. Il mondo di Days Gone risulta essere più vivo, reattivo e pulsante sia grazie alla possibilità di raggiungere un frame-rate molto elevato ma anche grazie alla possibilità di impostare il FOV in maniera tale da aprire l’azione dando respiro all’intera esperienza di gioco. Come ci saremmo aspettati, e come anche professato da Bend Studio, le migliorie grafiche non si fermano al frame-rate o al FOV, Days Gone su PC vede infatti una serie di evoluzioni dal punto di vista del dettaglio e dell’illuminazione capaci di rendere un titolo non particolarmente esaltante dal punto di vista tecnico in qualcosa di davvero maestoso. Partendo dal fogliame fino alla resa grafica della nebbia, della pioggia e del dettaglio dei vestiti, Days Gone riprende vita in un’esperienza decisamente più gratificante rispetto a quanto proposto finora. Durante la nostra prova non ci siamo risparmiati in termini di impostazioni scegliendo di provare il titolo con tutti i settaggi al massimo ma, credeteci, non serve avere un PC High-End per godersi Days Gone al massimo delle sue possibilità. Con la nostra configurazione abbiamo superato ampiamente la barriera dei 120FPS senza troppi problemi in una risoluzione di 2K, Days Gone su PC è dunque in grado di offrire un giusto compromesso per tutti, entro certi limiti.
Le novità
Oltre alle migliorie grafiche e prestazionali di cui abbiamo parlato, Days Gone si avvicina alla platea dei giocatori PC introducendo una serie di opzioni relative alla configurazione dei comandi con un occhio di riguardo per la personalizzazione dei layout che prevedono l’utilizzo di mouse e tastiera. Certo, il punto forte di Days Gone non sta nella “comodità” dei suoi controlli, tuttavia, grazie alla possibilità di personalizzare le impostazioni, i giocatori potranno avvicinarsi alla configurazione più comoda possibile. Anche dal punto di vista dell’accessibilità e delle opzioni grafiche Days Gone non rinuncia a niente, provvedendo dunque alle esigenze relative alla scalabilità del titolo in termini di prestazioni e di controlli.
È infatti possibile intervenire su diversi aspetti grafici del titolo, alleggerendo così non di poco il carico su CPU e GPU senza scostarci troppo dalla qualità di cui abbiamo parlato sopra ( sempre entro certi limiti ).
Da un punto di vista contenutistico, Days Gone contiene già tutti i contenuti rilasciati nella versione originale, quello che viene proposto è dunque l’esperienza completa di Days Gone con tutte le modalità disponibili ad oggi sulla versione console, compreso il New Game Plus.
Si, lo sappiamo, abbiamo parlato bene del titolo senza risparmiarci sui complimenti e sulle lodi. Days Gone è un titolo che riesce ad abbracciare la filosofia libera del mondo PC ma ci sono due assenze che pesano come macigni. Si, se ci fate caso non abbiamo fatto cenno di due paroline molto importanti al giorno d’oggi: stiamo parlando di DLSS e Ray Tracing. Ebbene, Days Gone non supporta nessuno dei due, nessun compromesso sulla risoluzione, fatta eccezione per lo scaler disponibile nelle impostazioni e nessuna possibilità di migliorare l’illuminazione ed i riflessi con il Ray Tracing. La scelta di Bend Studio è comprensibile ma dubbia, da un lato i complottisti penserebbero che potrebbe diventare controproducente proporre una versione che stacca di netto la proposta su Playstation 5, mentre la più banale realtà potrebbe trovar luogo in uno sviluppo troppo impegnativo per un titolo in cui Sony non crede più di tanto. A giudicare dalla nostra prova, il DLSS non è strettamente necessario in questo caso, forse in 4K avremmo potuto ottenere qualche frame in più mentre l’assenza di Ray Tracing in un titolo pieno di riflessi e di giochi di luce si sente davvero tanto, saremmo stati curiosi di vedere questa tecnologia applicata al mondo di Days Gone ma non vogliamo smettere di sperare.
In conclusione, Days Gone su PC è un porting riuscito bene e senza troppe sbavature, il titolo riesce a rispondere in maniera congrua alle esigenze del mondo PC e propone un’esperienza di gioco priva di intoppi invalidanti come già visto in altre occasioni. L’apertura di Sony verso il mondo PC non può farci altro che piacere. Vedere titoli di questa portata “slegati” dai limiti hardware imposti dalle console, respirare ancora una volta di vita nuova è un po’ come assistere ad una rinascita. Chissà se un giorno vedremo titoli del calibro di God of War, Uncharted, The Last of Us e Bloodborne, con buona pace degli esclusivisti.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 10400
- Scheda video: NVIDIA RTX 3070
- Memoria: 16 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5 2500K, AMD FX 6300
- Scheda video: NVIDIA GTX 780, AMD R9 290
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 70 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i7 4770K, AMD Ryzen 5 1500X
- Scheda video: NVIDIA GTX 1060, AMD RX 580
- Memoria: 16 GB di RAM
- Hard disk: 70 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
La recensione in breve
Quello di Days Gone è un porting ben fatto, nonostante l'assenza di DLSS e Ray Tracing, l'esperienza di gioco scorre senza problemi e riesce ad offrire panorami mozzafiato mantenendo una stabilità davvero interessante. Purtroppo si tratta di un titolo le quali lacune prescindono dalla resa grafica, e, volendo valutare l'esperienza di gioco nel suo complesso è davvero difficile promuovere a voti alti un titolo come Days Gone. Da questo porting però si aprono delle possibilità interessanti circa titoli dal ben più alto valore ludico, nonostante tutto siamo di fronte ad un titolo al di sopra della sufficienza che saprà portavi via qualche ora senza pensarci troppo.
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Voto Game-Experience