Nuovo prodotto firmato da Octeto Studios e distribuito dalla Game Operators che si è già dimostrata forte e affermata nel campo degli strategici con operatore, Cyber Ops debutta su Steam il 21 maggio. Sarà un nuovo titolo di hacking e stealth forte nel suo campo? Vedremo. Intanto il prologo è gratuito e disponibile già dal 9 maggio per chi volesse provarlo e farsi un’idea.
Non è cane, non è lupo. Sa solo quello che non è…
Come nella quasi totalità dei videogiochi hacking di questo tipo, siamo una fantasiosa nazione chiamata Baltia che dopo una lunga e decennale guerra ha guadagnato la libertà ed un governo autonomo. Baltia rimane però sorvegliata dai nemici dei territori vicini e perfino attaccata dai terroristi e quindi si vede costretta a usare contromisure cibernetiche di alto livello per proteggersi. Noi siamo l’operatore di una squadra speciale chiamata Geist Division, che si occupa di neutralizzare in silenzio possibili minacce esterne, o di salvare ostaggi di importanza politica, e così via. Il nostro personaggio, supportato da altri tre appartenenti alla quadra più il leader, si occuperà del supporto sul campo da remoto, comandando i membri della squadra e potendo interagire con gli elementi elettronici della mappa – come porte, telecamere, ecc – tramite gli appositi terminali. Infiltrarsi nel sistema nemico per prenderne il controllo è, insomma, la nostra vocazione di vita, e saper direzionale ottimamente la vostra squadra li salverà da un bel po’ di guai.
Sperimentazione fuori dagli schemi
Cyber Ops non è un classico strategico, almeno nel concetto, quanto più un titolo sperimentale che modifica alcune delle dinamiche del genere “operator” dandoci alcune limitazioni. L’azione non può essere fermata prima di tutto; ogni cosa si svolge in tempo reale richiedendoci uno sforzo per seguire schemi, mappe, scanner, movimenti nemici, delle torrette o delle telecamere, hackerare e aprire sistemi, tutto insieme. In mezzo a questo dovremo guidare una squadra di agenti sul campo: l’azione viene visualizzata dall’alto su una mappa comprensibile già ad una prima occhiata, e dovremo dare ordini e settare obbiettivi che possano raggiungere aggirando trappole, individuazione e fuoco nemico quando possibile. Più che strategico, capirete che il gioco è basato sull’hacking tattico e raccontata dal supervisore del controllo missione, anche lui operante a distanza. Ciò nonostante, oltre a dirigere gli agenti sul campo, potremo esplorare un minimo la relazione che si viene a creare tra squadra e operatore, attraverso una breve narrazione – comunque coinvolgente – ed un gameplay che regge – anche se a malapena, nel caso non abbiate grandi capacità di multitasking.
Sfruttando un sistema di tag e waypoint possiamo muovere gli agenti nella mappa, indicando loro i punti in cui spostarsi. Una volta giunti ad un obbiettivo (terminali e porte, ad esempio) saranno loro a permetterci di inserirci nel sistema di quella postazione, controllando tutto quello che risulta relativo ad essa. Se la postazione è il terminale A, ad esempio, potremo controllare tutti i sistemi A. Accedere alla rete richiede di completare un mini-gioco che richiede semplicemente di trovare e inserire la stringa di comando corretta. Più avanti nelle missioni, dovremo scegliere pezzi di codice per formare il comando completo, cosa che ci complicherà la vita non poco. Inoltre ogni hacking ci aprirà una scheda da tenere continuamente sotto controllo (un altro mini-gioco) in cui navigare tra i caratteri tramite i tasti cursore. Dovremo individuare una stringa di tre caratteri colorati diversamente ad ogni manciata di secondi, che ci permetterà di non essere individuati dai sistemi nemici mentre armeggiami coi loro sistemi – o che in caso di fallimento ce ne farà perdere il controllo. Quanto allo scanner, abbiamo un numero di usi limitato per ogni area, che però tornano necessari nel momento in cui ci muoviamo in aree inesplorate e non abbiamo idea della presenza di torrette, telecamere o nemici. Possiamo togliere lo scan in qualsiasi momento per spostarlo su un percorso diverso, ma sempre facendo attenzione a non incappare in qualcosa che gironzola non visto in quell’area.
Sembra tutto molto semplice e intuitivo all’inizio, ma ben presto Cyber Ops inizierà a complicarsi, mano a mano che avanziamo. Abbiamo a disposizione vari tipi di approcci, tra aggressivo e stealth, ma nonostante siano stati doverosamente migliorati dovremo ricordarci che i nostri agenti possono prendere facilmente danni e morire come foglie al vento alla prima sventolata di mitragliatrice. L’interfaccia ci permette quindi di cambiare il comportamento della squadra tramite pressione di un tasto o scelta tramite mouse: in “aggressivo” la squadra andrà dritta al punto, aprendo porte senza chiedere conferma e sparando a vista ad ogni possibile minaccia. In modalità “stealth” invece dovremo dare noi l’input, il via libera per muoversi in ogni caso. Va da sè che dimenticare la squadra in modalità aggressiva potrebbe condurci molto presto al game over (e badate bene, è un errore estremamente facile da fare).
Al momento della prova non avevamo accesso alla personalizzazione della squadra, dovendo giocare quindi con i 4 operatori predefiniti e le armi di default. Seguendo i trailer e quanto detto dagli sviluppatori, sarà in seguito possibile personalizzare le nuove reclute e migliorare gli strumenti a nostra disposizione, come i “glitcher”, le classiche cimici che creano interferenze nelle telecamere. Inoltre, con un’ambientazione chiaramente orientata al futuro, speriamo di trovarci davanti anche a miglioramenti robotici, impianti e molto altro.
Nel complesso, affrontabile e intrigante
Non c’è molto da dire riguardo al comparto tecnico di Cyber Ops, ma cerchiamo comunque di darvi una panoramica generale: la grafica è minimale, estremamente semplice, con delle interfacce che ricordano vagamente lo stile militaresco posseduto dai primi Metal Gear Solid (mi riferisco specialmente alle comunicazioni via radio, col ritratto statico e monocolor verde). Al momento il gioco gira su praticamente ogni piattaforma a prestazioni alte, avendo dei requisiti minimi davvero bassi, e non abbiamo riscontrato particolari bug durante la nostra partita. La più grossa pecca è una certa ripetitività che speriamo venga corretta nella versione finale, variando il più possibile obbiettivi e situazioni da sostenere. Assieme alla grafica, anche il sonoro si presenta minimale e di accompagnamento, così come gli effetti dati dall’apertura-chiusura dei vari menù, dando risalto a dei dialoghi doppiati in lingua inglese in maniera eccellente e credibile. Quanto alla localizzazione, al momento Cyber Ops è disponibile solo in spagnolo e in inglese, ma fa largamente uso di una terminologia comprensibile anche per chi l’inglese lo conosce pochissimo.
PRO:
⦁ Grafica minimale e comprensibile
⦁ interessante e innovativo per il genere stealth/hacking
⦁ Gestione interfacce e squadra impegnativa
⦁ Tutorial esaustivo
CONTRO:
⦁ Richiede un buon livello di attitudine al multitasking
⦁ Ripetitivo ad un certo punto
⦁ La difficoltà si alza rapidamente e risulta frustrante
Piattaforma: PC
VOTO 6.5
Attualmente Cyber Ops è un gioco che merita una certa attenzione. Al titolo non mancano nè il carisma, nè una certa dose di dettaglio che ne fa un’esperienza unica e intrigante da giocare, ma a volte viene impossibile mantenere il controllo di tutto a schermo senza pause tattiche – il bello ed il brutto di questo videogioco. Potrebbe servirvi a rodare le vostre capacità e a provare quanto sono saldi i vostrti nervi, ma c’è da tenere conto della difficoltà sempre crescente che andrebbe rivista e corretta per permettervi di non sprofondare nella frustrazione appena dopo il tuturial introduttivo.