Come da tradizione, l’immenso e fantastico calderone dei titoli indipendenti, che tralaltro amiamo alla follia, fa saltare fuori quel titolo inaspettatamente divertente e abbastanza fuori di testa da rimanere impresso nella mente. Questa volta è turno di Clustertruck, il titolo dello studio svedese LandFall Games che ci propone una variante frenetica e divertente del gioco che tutti noi abbiamo fatto nella nostra infanzia: “floor is lava”, vediamo come se la cava nella nostra recensione!
Dance on a Volcano
Ricordate quando da bambini facevate finta che il pavimento fosse lava e bisognava saltare tra sedie e divani per evitare di caderci dentro? Bene, questa idea di “floor is lava” ha coinvolto sempre più sviluppatori indipendenti che tra mod, minigiochi e titoli da giocare in stand-alone hanno portato uno dei giochi di fantasia più celebri tra i bambini nel mondo dei videogiochi. Clustertruck fa parte di questo filone, ne fa parte in un modo totalmente fuori di testa, divertente come non mai ed estremamente punitivo. L’idea di base messa in piedi dagli autori di Clustertruck è molto semplice, folle ed insensata ma semplice: lo scopo del gioco è infatti correre saltando su dei camion in corsa fino ad arrivare alla fine del livello senza toccare terra. Estrapolare un’analisi dettagliata basandosi su un concetto tanto basilare è praticamente impossibile, per fortuna Clustertruck ci viene in aiuto implementando numerose meccaniche di gioco ed elementi di game design che danno al titolo una varietà ed una consistenza molto solida e ben concepita. Partendo da una serie di livelli base ambientati in un’autostrada nel deserto, Clustertruck va introducendo, man mano che si progredisce nei vari livelli di gioco, sempre più ostacoli e meccaniche atti a complicare la vita del giocatore che nel frattempo acquisisce la giusta abilità ed il giusto tempismo per superare i vari livelli proposti. Clustertruck non si risparmia ad una verticalità aggiunta che conferisce all’intero titolo una profondità tutt’altro che indifferente, con livelli non sempre lineari che spezzano nettamente il ritmo di un gioco frenetico voltando lo sguardo verso una scelta delle tempistiche azzeccata e coerente che richiede una buona dose di riflessi oltre che di mera abilità. Non si tratta dunque di saltellare a zonzo su dei camion senza una ragione ben specificata, Clustertruck è in fin dei conti un platfrom a scorrimento orizzontale che propone un mondo di gioco dinamico e profondo facendo leva su un concetto di videogioco che sta alla base di ogni titolo: Il gameplay. Clustertruck non è altro che un concentrato di giocabilità, divertente e spensierato che non ha paura di rifarsi al concetto di gioco più primitivo che esista. Progredendo nei livelli sarà possibile acquistare vari potenziamenti come il doppio salto, il rampino, la levitazione e tanti altri piccoli gadget e bonus che si dimostreranno essenziali per completare i livelli più avanzati.
Highway to Hell
Analizzando il titolo da un punto di vista più tecnico, notiamo con piacere che Clustertruck, pur non essendo un titolo prettamente votato alle prestazioni ed alla resa grafica, propone un comparto tecnico senza troppe sbavature che fissa il suo frame-rate a 60FPS garantendo una fluidità indispensabile per un titolo fatto di azione e riflessi come quello in questione. Lo stile artistico adottato dai ragazzi di LandFall Games è anch’esso molto basilare e affida l’intera esperienza di gioco ad uno stile molto poligonale e basilare che grazie ai suoi colori accesi ed alla velocità del titolo risulta molto gradevole e presenta diverse tipologie di ambienti ben studiate. La fisica costituisce una parte fondamentale del titolo e viene proposta nel modo più semplice possibile lasciando che il giocatore sperimenti le varie tecniche che permettono di andare più veloce o saltare più in alto sfruttando alcuni espedienti come il wall-run sul fianco dei camion o la propulsione data da un veicolo in corsa. Minato da qualche piccolo bug ed alcune sbavature minori, Clustertruck presenta comunque una solidità sufficente a farci chiudere un occhio su alcuni errori che dopotutto possono capitare e richiama la nostra attenzione sui ben 90 livelli disponibili divisi in nove mondi differenti ognuno con uno stile artistico ben definito che varia dal castello medioevale alle lande ghiacciate dei poli garantendo una varietà in termini di contenuti che non manca di creare diversi espedienti per rendere più difficile la vita del giocatore. Un sistema di punti basato sulle abilità e sul tempo di completamento di ogni livello offre un livello di sfida ben bilanciato che permette al giocatore di godere di un meccanismo di progressione ben definito. In conclusione siamo di fronte ad un titolo semplice ma profondo che fa del gameplay la sua carta vincente, Clustertruck rappresenta dunque un buon modo di prendersi una pausa dai titoli più complessi per dedicarsi ad un’esperienza più pura del concetto di videogioco che, senza troppi fronzoli, getta il giocatore in un mondo folle e frenetico saltando da camion in camion senza un motivo ben preciso.
PRO:
- Veloce e frenetico
- Divertente senza troppi fronzoli
- Graficamente interessante
CONTRO:
- Qualche bug può influenzare l’esperienza di gioco
- Qualche livello in più non avrebbe guastato
- Assenza dell’editor dei livelli nella versione console
- Un comparto cooperativo sarebbe stato interessante