In concomitanza con l’uscita della pellicola nelle sale cinematografiche, arriva il tie-in di Cars 3: In gara per la vittoria. Come spesso accade nei tie-in a carattere videoludico, soprattutto se dedicati ad un pubblico più giovane, la realizzazione del titolo non è delle più brillanti ma ha comunque degli spunti molto interessanti, scopriamo quali.
Elegante come una berlina
Andandosi a piazzare in una finestra che vede l’uscita di Project Cars 2 e Forza Motorsport 7, Cars 3: In gara per la vittoria non sarà in modo più assoluto la prima scelta per gli amanti dei racing game. Il target della produzione firmata Avalanche Studios e Warner Bros mira sicuramente ad un pubblico molto più giovane, estasiato dalla pellicola uscita in questi giorni e bramoso di vestire i panni di Saetta McQeen in ambito videoludico. Che i Tie-In, soprattutto quelli cinematografici, non brillino per la loro qualità è ormai un fatto più che conclamato, Cars 3 non fa eccezione e va ad accodarsi a quei titoli che hanno più uno scopo promozionale che videoludico. Il mondo dei videogiochi odierno lascia spazio soltanto a titoli come quelli di Telltale per raccontare storie assaporate sul grande o piccolo schermo, adottando quegli espedienti narrativi ormai ben collaudati che vanno a creare un legame con il giocatore non passando per il protagonista ma costruendo una storia parallela molto spesso altrettanto interessante ed avvincente. Cars 3: In gara per la vittoria, come era lecito aspettarsi, si presenta come un racing game senza grandi pretese e cerca di catturare il giocatore attraverso il suo naturale legame con la pellicola. Grazie a cutscenes molto interessanti, doppiate anche in italiano con le stesse voci del film è possibile percepire un legame consistente che cerca di spingere il titolo proprio come farebbe uno spot pubblicitario con la piccola differenza che in questo caso è richiesta un’interazione.
Come spesso accade in racing game del genere, il titolo a cui si fa riferimento è ovviamente Mario Kart. Inutile dire che non siamo neanche minimamente ai livelli della produzione Nintendo ma l’effetto arcade e “caciarone” è assolutamente quello. Circa venti tracciati disponibili pieni di salti, scorciatoie e curve da affrontare in piena derapata fanno da sfondo ad un racing game fortemente arcade che non chiede quasi nessuna abilità al giocatore se non quella di sterzare al momento giusto e mantenere al massimo la barra del turbo andando ad effettuare varie acrobazie delle quali parleremo più avanti.
La struttura del titolo è abbastanza semplice, una modalità carriera appena abbozzata ci mette di fronte ad un incredibile numero di sfide da affrontare durante gli eventi. Ogni sfida completata va a riempire una barra di completamento che, procedendo a step, va a sbloccare delle boss fights man mano che si completano le suddette sfide. Non esiste di fatto una storia che lega i vari eventi che, pur essendo molto numerosi, iniziano e finisco all’interno della competizione. Sarebbe stata più avvincente una campagna ricca di colpi di scena, svelando magari qualche restroscena del film e andando a dare una motivazione valida agli eventi presenti in gioco. Una sequela di gare in diverse modalità è quello che ci aspetta in Cars 3: In gara per la vittoria.
Scattante come un go-kart!
Suddivise in modalità, le tipologie di gare vanno affrontate in modo differente ma molto prevedibile. La prima, ovvero la più classica è una modalità nella quale bisogna semplicemente arrivare per primi, si passa poi ad una sorta di deathmatch nel quale vengono abilitate le armi da raccogliere sul tracciato di gara per poi passare ad una modalità che premia le acrobazie eseguibili attraverso dei comandi specifici. Nulla di eclatante, tanta carne al fuoco dal sapore di già visto. Il parco auto vede protagonisti tutti i personaggi più importanti del film sebbene non vi sia alcuna differenza in termini di gameplay tra i vari personaggi. Non importa che corriate nei panni di Cricchetto o di Saetta McQueen, lo stile di gioco sarà sempre lo stesso.
La chiave per raggiungere il primo posto in Cars 3: In gara per la vittoria è quella di mantenere la barra del turbo sempre al massimo e spingere sull’acceleratore in modo da distanziare gli avversari. Peccato che l’effetto elastico non permetta di creare una reale distanza tra noi e gli altri partecipanti, lasciando sempre una o due vetture poco dietro di noi a prescindere quanto veloce sia il nostro giro. Per mantenere la barra del turbo al massimo è necessario eseguire vari trick durante la gara, il più basilare è la derapata che ci permette di affrontare le curve più larghe in tutta velocità mentre altri richiedono uno sforzo leggermente maggiore ma mai troppo impegnativo. Correre su due ruote o in marcia indietro è un buon modo per racimolare turbo mentre eseguire acrobazie aeree ricompenserà il giocatore in base alla spettacolarità dell’acrobazia compiuta.
Tecnicamente parlando, Cars 3: In gara per la vittoria non è assolutamente paragonabile a nessuna produzione da qualche anno a questa parte, la nostra prova su Playstation 4 ha evidenziato enormi problematiche in termini di resa grafica che avvicinano il titolo agli standard della scorsa generazione di console. La resa grafica dei circuiti e delle auto risulta anch’essa insufficiente così come gli effetti particellari ed il taglio artistico che, vetture a parte, risulta anonimo e abbastanza abbozzato. Siamo insomma di fronte ad un titolo adatto ai più piccoli che sicuramente non faranno molto caso a queste lacune e che penseranno a divertirsi nei panni della loro supercar preferita, sta di fatto che si poteva fare decisamente molto meglio nonostante la natura leggera del titolo.
PRO:
- Tutto sommato divertente
- Buona integrazione con la pellicola durante le cutscenes
- Doppiaggio ben fatto
CONTRO:
- Incredibilmente facile e banale
- Resa grafica assolutamente insufficiente
- Poche modalità e nessuna novità
- Generalmente poco ispirato
Versione Provata: PS4
Voto Finale: 5.5