Lo studio tedesco “THR3AKS” ha sbancato nel 2013 con la versione mobile del suo titolo, Beatbuddy, si tratta di un particolare platform basato sulla musica.
La musica è tutto
Siamo a Symphonia, una città sottomarina che vive e respira grazie alla musica, questo micromondo è ora in pericolo, tocca al nostro piccolo Beatbuddy salvarlo. Si apre cosi Beatbuddy : Tale of The Guardians, un titolo molto originale che porta innovazione e freschezza in un genere ormai troppo fossilizzato nei propri dogmi. La musica è sempre stata argomento di dibattito nel mondo dei videogiochi, e considerando anche che moltissimi titoli music-based sono molto casual o poco interessanti, Beatbuddy propone invece un mix di generi molto interessante, riuscendo nell’impresa titanica di mischiare elementi platform con quelli rythm. In Beatbuddy : Tale of The Guardians la musica è l’elemento fondamentale, ogni livello si basa su una colonna sonora che il giocatore andrà a costruire andando avanti nel livello stesso; Prima avremo solo il ritmo, andando avanti si aggiungeranno altri stumenti, fino a rende completa la canzone, il tutto coronato da un gameplay solido e fluido, con elementi platform e puzzle molto interessanti. Finalmente assistiamo ad un gioco dove il comparto sonoro è il punto principale, nessuna ambizione grafica, molti meriti artistici ma, la cosa più importante è la musica.
Ogni livello è caratterizzato da un genere musicale, si passa dal Jazz all’ElectroSwing, senza dimenticarci del rock o dell’opera. Tutto il mondo di Beatbuddy si muove a tempo di musica, trasformando il titolo da platform a rythm, per andare avanti nel gioco bisogna avere un discreto senso del tempo, muovendosi con il ritmo giusto anche per eliminare i nemici. Siamo di fronte ad un titolo che offre un mondo in continua evoluzione, permettendo al giocatore di immergersi nel tempo, nella musica e nell’armonia, il tutto senza perdere di vista la base del gameplay platform. Il titolo propone sei diversi livelli, tutti molto lunghi e articolati, per la durata di circa un’ora per livello.
Quello che rende Beatbuddy un gran titolo del panorama indie non è solo la musica. Il titolo di thr3aks propone anche un solidissimo gameplay fatto di elementi platform, raccoglibili e puzzle.
Ogni livello del gioco è completamente aperto ed esplorabile, pieno di segreti e sopratutto a tema con il genere musicale proposto. Andando avanti nei livelli verranno introdotte funzioni sempre nuove, come attacchi a distanza o nuovi meccanismi per i puzzle che andranno ad aggiungersi ai vecchi per rendere il tutto più difficile
Sono presenti anche diversi tipi di nemici, il combat system non brilla certo per intuitività ma non è quello che il titolo si propone, l’importante è attaccarli con il tempo giusto.Il titolo non propone una difficoltà particolarmente alta, anche se in alcuni punti può diventare frustrante a causa di tutti gli elementi da considerare, sia ambientali che musicali, questo non è però da considerarsi un difetto, la difficoltà è commisurata all’avanzamento nel gioco che rende tutto molto progressivo e scorrevole. Il comparto artistico va di pari passo con quello musicale, tutti i livelli sono realizzati con maestria e ingegno, facendo da collante tra gameplay e musica, proponendo scorci sottomarini molto belli e dettagliati.
Lo stile cartoonesco si fonde benissimo con l’essenza del gioco facendo risaltare l’esperienza musicale più di quella visiva.
PRO:
- Musicalmente ottimo
- Un platform di tutto rispetto
- Artisticamente valido
CONTRO:
- Può essere frustrante
- Pochi livelli
- Combat-system non eccellente