Qual è il senso di fare uscire una definitive edition di un gioco del 1999 di cui uscì anche l’edizione HD qualche anno fa? E’ la prima cosa che abbiamo pensato quando ci venne presentata l’idea di Age of Empires 2: Definitive Edition, appena arrivato sugli store e forse preambolo a quello che sarà finalmente Age of Empires IV. Nonostante la perpressità, il fascino di Age of Empires è innegabile, così come lo è il suo contributo nella storia degli RTS, con il suo perfetto mix tra azione e strategia che ha contribuito a definire le basi di un genere. Per questo lo abbiamo approcciato con doverosa stima, rimanendo al contempo seorpresi dal lavoro di Microsoft su quest’ultima versione del suo storico titolo.
Il ritorno del Re
Age of Empires 2: Definitive Edition non è assolutamente una mera operazione di restyling grafico, ma una vera e priopria riedizione del gioco originale con una serie di migliorie sostanziali che quasi lo avvicinano alla definizione di remake. Innanzi tutto, alcune meccaniche di gioco sono state riviste e finalmente migliorate, segno che i feedback dell’utenza storica non sono rimasti inascoltati, quindi ottime notizie per i veterani. Arriva finalmente la coda di produzione delle unità globali per tutti gli edifici, la raccolta automatica dalle fattorie anche una volta che sono esaurite e sopratutto, non c’è più la possibilità di selezionare i cittadini insieme all’esercito, cosa che aveva causato tantissimi problemi in passato. Ottimo il lavoro svolto sull’interfaccia di gioco, ora estremaente più chiara e cristallina che rende il riconoscimento delle varie unità decisamente più facile. Tutti questi accorgimenti contribuiscono a svecchiare il gameplay del gioco e a renderlo molto più godibili anche in questi anni; stiamo comunque parlando di un titolo di 20 anni fa, quindi per quanto la qualità di questo remake sia decisamente eccellente, non riesce a sopperire alle mancanze del tempo, non dopo che moltissime altre alternative hanno preso il suo posto.
Non è un luogo sicuro
Oltre alle meccaniche, è stata rivista anche l’intelligenza artificiale del gioco per renderla più plausibile nelle sue scelte e annullando di fatto lo squilibrio abissale che trovavamo a difficoltà più alte, dove era praticamente impossibile vincere. Ora è difficile e con un ulteriore livello di difficoltà, ma almeno non si ha la sensazione di aver giocato contro qualcuno che usa i trucchi. A tal proposito, è eccellente l’introduzione di missioni tutorial aggiuntive, definite Sfide, molto simili a quanto già visto in Starcraft 2 con l’Accademy, dove ci verranno insegnate tattiche avanzate di micro e macro gestione per permetterci di affrontare al meglio il multiplayer. Queste missioni, anche per chi è comunque un veterano del gioco e degli RTS in generale, sono davvero impegnative e ben congeniate, tanto da risultare anche più interessanti di quelle single player classiche (almeno per il sottoscritto). Queste missioni sono un eccellente entry level per le lobby multigiocatore, anche se preparatevi a subire una serie disarmante di sconfitte. Parliamo di una community di giocatori hardcore che ha passato gli ultimi 20 anni ad affinare le proprie tattiche e strategie, e non saranno certamente morbidi con i nuovi arrivati. Siete avvisati.
La spada di La Hire reclama sangue!
Oltre al multiplayer, non sarebbe ovviamente Age of Empires 2 se non parlassimo di single player, con le sue campagne storiche che per molti di noi all’epoca sostituivano i libri di storia (ah, Giovanna D’Arco…). Inutile dirlo, in Age of Empires 2: Definitive Edition comprende tutte le campagne e le espansioni uscite finora, più The Last Khans, una nuova espansione che aggiunge tre campagne con tre diverse civiltà, sempre con lo stile incredibile e coinvolgente del franchise. La mole di contenuti è impressionante, e arriva a coprire oltre trentacinque civiltà con altrettante campagne, con oltre duecento ore di gioco confermate.
Che remake sarebbe inoltre senza una veste grafica migliorata? Age of Empires 2: Definitive Edition include anche il pacchetto di texture in alta definizione che vi permetterà di giocare anche a risoluzione 4k, per un risultato davvero sbalorditivo. Sono state sviluppate anche nuove animazioni, come quelle della distruzione degli edifici e delle nuove unità. Ultimo, ma non per importanza, parliamo di un acquisto di circa 20 euro, un prezzo davvero irrisorio per un pezzo di storia, con tutte le migliorie del caso.
PRO
- Finalmente delle migliorie sostanziali di gameplay
- Tutti i contenuti vecchi e nuovi
- Missioni Sfida interessanti
- Textures in 4K
- Prezzo irrisorio
CONTRO
- Rimane comunque un titolo invecchiato male
- Online con grandi barriere all’ingresso
Versione testata: PC
Versione disponibile: PC, Xbox One