Di idee è pieno il mondo, di buone idee un po’ meno. Lasciando da parte la retorica spicciola, i videogiochi sono ormai un mondo in cui chiunque può fare di tutto e il risultato è un’enorme sensazione di già visto. Per questo emergere diventa sempre più difficile e quei pochi che ce la fanno devono lottare per mostrare anche la bontà della loro idea. Ovviamente questo discorso vale per quelle produzioni minori ben lontane dalla luce dei tripla A, osannati e inculcati a forza di marketing dalle major. Ma per chi ce la fa, per qui titoli più piccoli che riescono a catturare l’attenzione di più utenti con le loro idee, allora qualcosa cambia, e ci si rende conto che li fuori c’è effettivamente qualcuno in grado di ridare innovazione e freschezza ad un media. E’ questo il caso di Absolver, un gioco sviluppato dai francesi di Slocap e prodotto da quei geniacci texani che rispondono al nome di Devolver Digital. Ma cosa ha di speciale questo Absolver? Il cuore, un gameplay e una storia che prendono ispirazione dalle arti marziali e le proiettano in un mondo online popolato da altri giocatori che devono sfidarsi tra loro per la forma d’arte marziale più forte.
The Mask of Thruth
La storia di Absolver è abbastanza semplice: il mondo di Adal è ormai in rovina, l’ombra di quello che era un tempo, ridotto ormai ad un cumulo di macerie e strutture abbandonate, dove però persistono le scuole di arti marziali, i cui adepti sono una sorta di guardiani della pace, chiamati appunto Absolver. In qualità di apprendista, verremmo chiamati ad indossare la maschera rituale e a purificare il mondi Adal dai Marchiati, sei guerrieri che hanno sfidato le leggi del mondo e mirano a destabilizzarlo. Sconfiggendo questi nemici (cosa tutt’altro che semplice), potremmo finalmente assumere il rango di Absolver e fondare la nostra scuola di arti marziali. Nulla di trascendentale, se non fosse che i dialoghi nel gioco sono praticamente inesistenti, tranne qualche riga di testo e la maggior parte delle informazione viene ottenuta tramite sguardi, gesti e soprattutto paesaggi della morente Adal. Il mondo di gioco è un dedalo di passaggi e rovine, meravigliosamente ricreato per essere il più fuorviante possibile. Perdersi in Adal è un attimo e, per quanto sia affascinante, cercare per ore intere un punto tra le decine di vicoli e dungeon può essere abbastanza frustrante a volte. Non è previsto poi alcun tipo di fast travel tra un’area e l’altra, quindi tutto deve essere ricordato a memoria, rendendo di fatto Absolver un gioco estremamente impegnativo e vecchio stampo sul campo del level design.
Conosco il Kung Fu
Il gioco inizia ovviamente con la creazione del personaggio tramite un editor estremamente scarno, la cui scelta principale sarà quella dello stile che si vuole utilizzare. Inizialmente saranno presenti solo tre stili di difficoltà crescente da padroneggiare: Khalt, Forsaken e Windfall, ognuno con una tecnica passiva particolare che vi permetterà, nell’ordine, di incassare i colpi e recuperare vita, parare da più direzioni e schivare molto più velocemente. Una volta scelto il vostro stile inizierete subito l’avventura, con un tutorial abbastanza esaustivo (joypad praticamente obbligatorio a parer nostro) che vi renderà in grado di sconfiggere i primi NPC che il gioco vi lancerà contro. Le cose si fanno ovviamente interessanti nel momento in cui ci si appresta a combattere: il sistema di combattimento è basato su quattro posizioni di combattimento, due frontali e due laterali, che faranno partite degli attacchi contestuali veloci o pesanti a seconda del tanto che premerete. Una volta iniziata la combo in una posizione, finirete in un’altra, per cui sarà possibile attaccare nuovamente da un’altra angolazione, oltre a schivare o parare gli attacchi, stando sempre ben attenti a non consumare la stamina. A questo punto si apre letteralmente un mondo per i giocatori, visto che Absolver metterà a disposizione del giocatore un completissimo editor di mosse, facendovi di fatto creare il vostro personale mazzo di combinazioni. Ogni volta che incontrerete avversari che utilizzeranno mosse mai viste, potrete iniziare ad apprenderle e una volta sbloccate entreranno permanentemente nel vostro combat deck. Ogni singola mossa potrà essere concatenata alla precedente e avrà diversi effetti e posizioni di partenza e di arrivo. Questo vi porterà a gestire una serie di combo impressionante, per combattimenti tra combattenti esperti che arriva a durane minuti e coprono una conoscenza delle arti marziali considerevole. Se vi sembra tanto, allora sappiate che le mosse a disposizione sono oltre duecento solo per gli stili a mani nude, mentre è possibile anche combattere con spade, coltelli e tirapugni uncinati, con opzioni d’attacco innumerevoli. Oltre alla gestione del proprio mazzo di combattimento, l’aspetto GDR del titolo si compone anche di una serie di statistiche aumentabili durante il level up, rendendovi man mano più forti o veloci. A tutto questo possiamo aggiungere anche la possibilità di personalizzare il proprio equipaggiamento con oggetti di potenza crescente droppabili durante gli scontri o sparsi nel mondo di gioco.
Si, Sensei
Nel mondo di gioco molto spesso vi incontrerete contro mucchi di NPC che vi attaccheranno in gruppo, rendendo i combattimenti abbastanza ostici e ragionati, ma è nel PvP che Absolver dà il meglio di sé. Durante le vostre esplorazioni infatti troverete ogni tipo di giocatore e non potrete ma comunicare con lui se non con una serie limitata di gesti. Nulla vi impedirà ovviamente di attaccare liberamente chi vi si para davanti (e viceversa), trasformando il gioco in una serie infinita di combattimenti che vi renderanno il combattente definitivo. Per quelli che invece amano la cooperazione, giocare con altri personaggi può essere estremamente remunerativo, soprattutto se abbiamo davanti un combattente estremamente più forte del nostro. Oltre agli incontri casuali, si possono organizzare dei combattimenti regolamentati contro altri giocatori alla meglio di tre round, in cui nessuno potrà interferire. L’aspetto social è garantito anche dalla possibilità di creare una propria scuola una volta diventati Absolver e reclutare studenti con cui condividere la propria conoscenza e il proprio combat deck. Nonostante le premesse per un titolo incredibilmente originale e divertente ci siano tutte, Absolver per adesso ci è parso lievemente vuoto, dove i giocatori devono viaggiare in lungo e il largo per il mondo scontrandosi quando ne hanno voglia. Nessuna attività collaterale, nessun obbiettivo secondario, niente di niente. Siamo ancora all’inizio dell’avventura di Absolver, quindi siamo sicuri che il team di Slocap avrà sicuramente tantissime sorprese in serbo per giocatori, ma ad ora rimane difficile affezionarsi troppo al gioco, a meno di non essere davvero un grandissimo appassionato di arti marziali.
Solo grandi parole invece per il comparto artistico. Come abbiamo già detto, il mondo di Adal è un regno in rovina e decadente, ma che in passato risplendeva di grandezza e potenza. Perdersi tra le sue rovine ha un qualcosa di magico ed esoterico, mentre la modellazione in cell shading e le maschere dei protagonisti rendono il tutto quasi alieno e distante, ma in senso positivo. Non un capolavoro tecnico quindi, ma artistico. Abbiamo riscontrato però alcuni ritardi di input dei comandi duranti i combattimenti, accentuati da un lag generale nelle zone aperte quando gli scontri coinvolgono più di due png. Nulla di eccessivamente grave, parliamo di pochissimi secondi, ma in un titolo del genere anche pochi secondi possono fare la differenza.
PRO:
- Sistema di combattimento originale e complesso
- Mondo di gioco artisticamente valido
- Richiede dedizione e pazienza
- Alcuni aspetti social gradevoli
CONTRO:
- Open World con pochissime attività
- Alcuni problemi tecnici
Versione testata: PC
Voto: 8