All’inizio della scorsa settimana Larian Studios ci ha ricordato il suo continuo e instancabile lavoro su Baldur’s Gate 3 nella live The Panel From Hell, dove tra le tante succose informazioni riguardanti gli aggiornamenti abbiamo potuto assistere all’introduzione della classe dei Druidi. Come funzionano e qual’è la loro effettiva bontà sul campo? Li abbiamo provati per voi nella nostra anteprima!
I druidi sono senza dubbio una delle classi più complesse da gestire di Dungeons&Dragons, sia nelle vecchie che nelle nuove edizioni. Sono una classe di incantatori con un’impressionante lista incantesimi, e sono anche in grado di mutare forma con l’uso della Wild Shape (Forma Selvatica), un’abilità molto specifica che permette loro di trasformarsi in un animale. Ovviamente nel gioco cartaceo il numero di trasformazioni è limitato nella quantità ma infinito nelle possibilità, che cambiano a seconda della situazione e degli ostacoli opportunamente messi dal Dungeon Master. In Baldur’s Gate 3 apprendiamo di avere meno bestie a disposizione (molte delle quali variano dal “circolo druidico” a cui decidiamo di appartenere), ma con una quantità illimitata di usi che rende la Forma Selvatica versatile e funzionale sul campo e nel combattimento. Purtroppo, premettiamo, l’aggiornamento contenuto nella patch è stato davvero radicale, così tanto da richiedere ai giocatori di ripartire dall’inizio non essendo compatibile con i vecchi salvataggi – a meno non desideriate saltare l’aggiornamento fin quando possibile. In ogni caso Larian aveva avvisato l’utenza con largo anticipo a proposito di questa possibilità.
Partiamo col dire che il Druido è una classe caratterizzata da circa 30 incantesimi e abilità, compresa la Wild Shape. Considerata la presenza di un gran numero di quest e personaggi nell’Early Access, l’inclusione di questa classe introduce nel gioco molte novità legate alla storia e al gameplay, nello specifico dando nuove possibilità di interazione con l’ambiente e coi personaggi.
Tra gli incantesimi fin’ora provati troviamo Flame Blade, Spike Growth, Faerie Fire, il corrispettivo di Creare Acqua, Entangle, Flaming Sphere, Thorn Whip, Goodberry, Moonbeam. Molti tra voi noteranno una sensibile componente di fuoco e fiamme che sembra contrastare molto con l’idea di “pace con la natura” suggerita dal druito. Dalla live e dal gioco, arriviamo invece a comprendere come questa specifica caratteristica del druido sia più legata alle leggi di creazione e distruzione naturali, a cui appunto la classe si allinea facendo flambè i nemici – come la foresta che raggiunta una certa densità prende fuoco per ridurre la popolazione, crescendo più rigogliosa di prima grazie alle ceneri.
Oltre a questo, abbiamo la Wild Shape che ci consente di trasformarci in sette varianti, alcune specifiche di un determinato circolo. Le forme sono: Orso (Orso Polare per il circolo della Luna), Gatto, Corvo, Ragno, Gatto, Lupo, Tasso gigante e Divoratore della mente (variante causata dalla presenza del Tadpole). Naturalmente ognuna di queste forme ha diverse interazioni col mondo: il Divoratore è eccellente per la mischia, il Ragno permette di passare inosservati in alcune zone del Sottosuolo e si rivela molto strategico grazie alla possibilità di usare le ragnatele per intrappolare gli avversari. Il Tasso gigante può scavare tunnel per superare qualsiasi tipo di barriera (passando sotto una cancellata chiusa, per esempio), mentre il Gatto è la forma stealth per eccellenza, che ci concederà il lusso di sgattaiolare non visti quasi ovunque. Fuori dal combattimento, ogni forma animale avrà le sue interazioni, reazioni e linee vocali del tutto uniche, dove possibile. Ad esempio trasformarci in una delle forme ci permetterà di dialogare con tutti quanti gli animali appartenenti a quella forma (l’orso con altri orsi, il lupo con gli altri lupi, ecc) consentendo tutta una serie di sviluppi e lo sblocco di piccoli percorsi alternativi. Le possibilità di vedere questo cambiamento sono subito presenti dal primo atto del gioco, e in generale nel resto del tempo l’intero mondo reagirà in modo differente.
Stavamo parlando prima di Circoli druidici, che sono di fatto le varianti di classe del druido: potremo scegliere in creazione il Circolo della terra (Circle of the Land) più legato all’Old Faith e alle tradizioni, o il Circolo della Luna (Circle of the Moon) più malleabile e parzialmente legato all’elemento fatato, alla notte e alla luna.
Un’importante novità della patch 4 di Baldur’s Gate 3 è l’introduzione dell’opzione Loaded Dice, che modifica il bilanciamento rendendo meno variabile e randomico il tiro dei dadi. Sono stati apportati miglioramenti anche alle scene di intermezzo, alle animazioni, aggiustamenti dell’interfaccia e nuovi opzioni per il multiplayer.
Oltre ad offrire interessanti spunti nel futuro, il druido sembra quindi offrirci la possibilità di sbilanciare prepotentemente il gioco a favore dei meno esperti con la regolistica, o alternativamente dei giocatori che hanno già un certo parco di esperienze.