Il terzo capitolo della serie automobilistica firmata Slightly Mad Studios è in dirittura d’arrivo. Project Cars 3 è non ha goduto di quei riflettori che hanno invece illuminato l’uscita dei primi due capitoli, andando a chiudere un Agosto 2020 non particolarmente ricco di titoli. Come tante produzioni, la pandemia ha sicuramente giocato il suo ruolo nelle fasi finali dello sviluppo ed è forse questa una delle cause principali dell’uscita in “sordina” di uno dei simulatori di guida più acclamati su console.
Tre è il numero perfetto
Project Cars, proprio come i cugini Forza Motorsport e Gran Turismo, è uno di quei brand che riesce a crescere ad ogni sua iterazione. Il primo capitolo della serie, rilasciato nel 2015 riuscì a ritagliarsi la sua fetta di utenza nonostante si trattasse comunque di una produzione per certi versi acerba e ancora ricca di sbavature. Il secondo capitolo, rilasciato nel 2017 è andato a migliorare tutti quegli aspetti critici della prima produzione, perfezionando e rinnovando un titolo che è riuscito a raggiungere degli ottimi risultati. Project Cars 3 si propone dunque come l’apice di un percorso lungo più di cinque anni che ha permesso agli sviluppatori non soltanto di perfezionare la propria creatura ma di far tesoro dei feedback dei giocatori aprendosi sempre di più fino ad abbracciare un bacino di utenza che va decisamente oltre i fanatici della simulazione.
Purtroppo, dopo aver passato diverse ore in compagnia di Project Cars 3, non possiamo dirci soddisfatti quanto vorremmo. Al netto di tutti i pregi e le novità in arrivo con il titolo, Project Cars 3 sembra aver dimenticato completamente la crescita acquisita con i primi due capitoli, sfociando in un comparto tecnico gravemente insufficiente ed una nuova modalità carriera che non riesce mai a decollare in modo concreto.
Affrontiamo dunque quella che è la spina dorsale di Project Cars 3: la modalità carriera. Abbandonato il sistema a “weekend”, Project Cars 3 vira completamente rispetto alla direzione intrapresa nei primi due capitoli imboccando una direzione decisamente più arcade ma non per questo meno interessante. La modalità carriera ci chiederà infatti di scalare i ranghi di una classifica basata sulle classi di veicoli partendo ovviamente dal basso delle automobili meno performanti per poi arrivare ai bolidi da competizione. Abbandonato il mondo dei Kart, almeno in fase iniziale, Project Cars 3 ha sicuramente un’impronta più stradale e meno “da circuito” rispetto ai capitoli precedenti, dedicando anche una maggiore attenzione a quelli che sono gli aspetti legati alla personalizzazione ed al potenziamento delle vetture.
In giro per il mondo
L’impronta più “stradale” adottata da Project Cars 3 apre le porte a quello che può essere uno degli aspetti più interessanti dell’intera produzione. Il titolo ci porterà in giro per il mondo, alternando località conosciute e circuiti su licenza a percorsi di fantasia che riescono a dare quel tocco di varietà ideale per un titolo del genere. Dalle città illuminate dai neon notturni fino alle distese sabbiose dei deserti americani fino ad arrivare alle colline della Toscana, Project Cars 3 propone una vastissima gamma di ambientazioni senza però dimenticare l’ufficialità dei circuiti più amati dai fan.
Ogni circuito porta con se un livello di sfida differente, il giocatore sarà infatti spinto non soltanto a trovare la traiettoria ideale per ogni settore ma anche a cercare di perfezionare ogni singola curva fino a padroneggiare ogni circuito presente nel titolo. A supportare questo sistema di sfide vi è direttamente la modalità carriera che saprà ricompensare il giocatore con eventi speciali, sconti sui potenziamenti e punti esperienza in base all’abilità dimostrata in gara. Ogni singola competizione, oltre al piazzamento obbligatorio, ci chiederà infatti di portare a termine tre obiettivi secondari che possono includere sorpassi entro un certo limite di tempo o l’esecuzione perfetta di un determinato numero di curve durante la gara. La modalità carriera riesce dunque a discostarsi dal modello già stabilito in passato introducendo diverse novità e scardinando quei limiti imposti sulle vetture, permettendo infatti al giocatore di potenziare le automobili in modo da farle competere anche nelle classi successive.
Nonostante le varie novità introdotte, la modalità carriera non riesce a staccarsi di dosso quella meccanica che, riducendo il tutto ai minimi termini, traduce l’esperienza di gioco in una “serie di gare” senza davvero nessun mordente. In effetti Project Cars 3 non ci chiede altro che portare a termine una gara dietro l’altra senza alcun filo conduttore, nessun elemento dedicato alla gestione della vettura o della sua usura in termini manageriali, nessun salto di qualità in termini di sfida pur competendo con bolidi via via più potenti.
Da qui si apre un’altra falla in quello che è l’ecosistema di Project Cars 3, passando infatti al motore di guida ed a tutti quegli elementi che ruotano intorno all’esperienza di gameplay, Project Cars 3 sembra aver fatto diversi passi indietro rispetto ai precedenti. Il feeling alla guida è decisamente più interessante, preciso e più “morbido” nei confronti dei meno esperti, tuttavia il sistema di collisioni sembra davvero provenire da un paio di generazioni fa.
Non importa se colpiremo un muretto andando a 300 Km/h, una vettura o una piccola staccionata di legno, l’effetto risultante sarà sempre lo stesso e siamo davvero lontani da quello che si potrebbe definire realismo. Risultano assenti anche i danni alle vetture da un punto di vista grafico, nessun graffio, nessuna ammaccatura, Project Cars 3 sembra davvero essere anacronistico da questo punto di vista.
Una strada tutta in salita
Nonostante i requisiti consigliati per la versione PC includano una GTX 2070 tra i componenti richiesti, la nostra prova su Playstation 4 ha messo alla luce un comparto tecnico gravemente insufficiente. Project Cars 3 sembra appartenere agli albori della scorsa generazione. Le ambientazioni proposte, pur essendo varie, mancano di qualsiasi profondità, il livello di dettaglio su Playstation 4 è davvero sconcertante, dalle colline completamente piatte alle texture slavate e sfocate degli elementi a bordo pista fino ad arrivare ad un terribile aliasing sulle vetture. La gestione dell’illuminazione e del meteo dinamico contribuiscono a quel senso di arretratezza che Project Cars 3 riesce a trasmettere durante le fasi di gameplay, il punto più basso è infatti toccato durante le gare in notturna su circuiti cittadini dove l’alternanza di luci ed ombre tra i settori bui e quelli illuminati mostrano il fianco ad una gestione dell’illuminazione appartenente allo scorso decennio. Nonostante le gravissime falle tecniche, Project Cars 3 non riesce a mantenere i 60FPS nella sua versione Playstation 4, presentando dei cali di frame-rate davvero vistosi e fastidiosi. Anche i modelli delle vetture, che in titoli come questo dovrebbero essere quelli più curati, si presentano di molto al di sotto degli standard odierni. L’esperienza in termini di resa grafica è fondamentale in titoli come Project Cars 3 e, in questo caso, la grave insufficienza tecnica inficia in maniera irreversibile sull’intera esperienza di gioco. A giudicare infatti dai requisiti consigliati per la versione PC, non ci stupiamo di vedere una così bassa resa grafica su Playstation 4, sintomo di un lavoro di ottimizzazione tutt’altro che soddisfacente. Come già detto in apertura, Project Cars 3, al netto delle sue novità, non riesce assolutamente a convincerci. Se è vero che la generazione è in dirittura d’arrivo, è anche vero che è proprio questo il periodo in cui dovremmo vedere le produzioni al culmine delle loro potenzialità.
In definitiva, non possiamo accettare il fatto che un titolo dalla resa grafica come quella di Project Cars 3 giri sulla stessa macchina di The Last Of Us 2.
La recensione in breve
Project Cars 3 è un titolo che non riesce a convincerci, dalle profonde carenze tecniche fino all’assenza di una modalità carriera pienamente convincente, Slightly Mad Studios interrompe dunque la scia positiva che ha permesso alla serie Project Cars di farsi un nome all’interno del genere. Troppi i problemi, non soltanto di natura tecnica, che vanno ad inficiare irrimediabilmente l’esperienza di gioco. Probabilmente gli sviluppatori saranno già all’opera per migliorare quanto proposto finora, tuttavia la strada è tutta in salita.
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Voto Game-Experience