Da Xbox arriva il Project Amplify, una iniziativa il cui obbiettivo ultimo è quello di rendere più eterogenea l’industria videoludica fornendo aiuti a giovani di colore desiderosi d’intraprendere una carriera nel settore videoludico. Una iniziativa sociale che segue da vicino le dichiarazioni di Phil Spencer e Sarah Bond su come l’accessibilità sia il futuro del gaming.
Project Amplify mira a cambiare i colori di un’industria tendenzialmente monocromatica:
I recenti risultati di un sondaggio tenutosi dalla National Historically Black Colleges and Universities hanno evidenziato come circa il 95% di studenti e studentesse avrebbe piacere di costruirsi una carriera proprio nell’industria videoludica, una industria che, e questo sono certo molti non lo sappiano, è composta solo al 2% da persone nere.
Il Project Amply è strutturato su una serie di filmati informativi dove vengono forniti consigli, narrate storie di vita e offerti svariati suggerimenti da parte degli sviluppatori neri e rivolti a tutte le persone di colore che che desiderino costruirsi una vita lavorativa in questo ambiente. Ai video si affiancheranno panel e opportunità d’incontro, grazie a una collaborazione con 2022 Revolt Summit x AT&T, già cominciati da ieri. Il fine di questa collaborazione è creare un ponte di collegamento tra una realtà lavorativa di rilievo e gli studenti e le studentesse potenzialmente interessate a lavorare nell’industria.
Una iniziativa come Project Amplify, vorrei far notare per chi temo già essere pronto a commentare acidamente – visti i tempi che corrono, è un timore legittimo – che è si politicamente corretta, ma certamente non si tratta del “politicamente corretto” che a molti piace condannare continuamente. Il politicamente corretto è un bene, nella sua eccezione tradizionale, e diventa un male solo negli eccessivi estremismi (cancel culture ecc…). Se la cosa desse comunque fastidio a qualcuno allora è forse il caso di prendersi del tempo e farsi un buon esame di coscienza.