La rassegna meneghina dedicata ai videogames, ai fumetti e ai manga, anche quest’anno ci ha dato la possibilità di provare in anteprima alcune succosissime novità che vedranno la luce soltanto nei prossimi mesi. Non c’è miglior modo di scoprire il futuro del gaming, perlomeno quello più imminente, se non con le proprie e mani. Per questo Nintendo ha deciso di portare in esclusiva per la Milan Games Week 2023 due titoli interessanti che vedremo su Switch il prossimo anno.
Parliamo di Prince of Persia: The Lost Crown, l’attesissimo ritorno del franchise targato Ubisoft nel mondo del 2D che lo ha lanciato più di trent’anni fa, e di On Your Tail, una coloratissima avventura made in Italy che promette di intrigare ed emozionare. Se vi siete persi fra le orde di appassionati che hanno partecipato alla fiera in quest’ultimo weekend e vi siete lasciati sfuggire questi due titoli non temete: dalla Milan Games Week, ecco il nostro provato per voi in anteprima di Prince of Persia: The Lost Crown e On Your Tail.
Prince of Persia: The Lost Crown
Quanti di voi ricordano le origini della serie di Prince of Persia? Tempo prima delle mirabolanti acrobazie viste in Le Sabbie del Tempo, uno degli eroi più iconici di casa Ubisoft esordì con un platform a scorrimento dove comparirono per la prima volta le trappole e le insidie che contraddistinsero la serie negli anni a venire. Il primo Prince of Persia, uscito inizialmente per il secondo computer della società di Steve Jobs per poi essere convertito su molteplici piattaforme, vedeva il principe di Persia alle prese con il malvagio visir Jaffar.
Il gioco fu caratterizzato da animazioni incredibili realizzate con la tecnica del rotoscope, ovvero riportando pixel per pixel all’interno del gioco coreografie realizzate da attori veri filmati per l’occasione. A distanza di oltre trent’anni e dopo innumerevoli capitoli che hanno esplorato il genere degli action in 3D, la serie di Prince of Persia torna quindi alle origini, con un nuovo platform bidimensionale a scorrimento. Prince of Persia: The Lost Crown racconterà le vicende di un nuovo principe, Sargon, dall’aspetto decisamente più cool e moderno rispetto a quanto visto in passato.
Il nuovo eroe dovrà addentrarsi nel Monte Qaf, facendosi strada fra nemici e trappole mortali per salvare il figlio della regina di Persia, tenuto prigioniero dai predoni del deserto. Inizialmente in compagnia degli Immortali, un super gruppo di benefattori incaricati di portare in salvo il principe, Sargon si troverà ben presto a dover affrontare orde di temibili zombie da solo, riportati in vita da una misteriosa magia.
Le nostre impressioni sul gameplay: un Metroidvania mediorientale
Pad alla mano abbiamo quindi potuto giocare un breve spezzone di gameplay tratto dalle prime fasi del gioco. Subito ci è parsa evidente la volontà di Ubisoft Montpellier di realizzare un titolo che sì omaggia il passato, ma che prende anche a grandi mani dal presente per sfornare un nuovo action/platform divertente e assolutamente frenetico. Lampante è l’ispirazione di matrice “metroidvaniana” che contraddistingue questo Prince of Persia: The Lost Crown. Dovrete infatti correre in lungo e in largo, scalando pareti o intrufolandovi in cunicoli per esplorare ogni anfratto di Monte Qaf, con tanto di backtracking.
Il gameplay è semplice ma dalle potenzialità enormi. Sargon si muove con estrema agilità, senza più quindi quella lentezza che caratterizzò l’esordio datato 1989, ma con tutta la fluidità dei movimenti in stile parkour tipici dei capitoli in 3D. Le sciabole a disposizione consentono a Sargon di sferrare le più disparate combo, sia da terra che a mezz’aria. L’azione è quindi velocissima e la presenza graditissima del parry ci ha permesso inoltre di cimentarci in alcuni contrattacchi spettacolari in grado di infliggere ingenti quantità di danni ai malcapitati nemici.
Gli stessi nemici ci sono sembrati reattivi al punto giusto, in grado di contrastarvi con tecniche e stili di combattimento diversi, anche se nella demo provata ne erano presenti solo un numero limitato. Non mancheranno naturalmente alcune interazioni ambientali che vi consentiranno di accedere a nuove aree o di sbloccare shortcut per ritornare facilmente nelle zone già visitaste, a sottolineare l’importanza che il backtracking avrà nella versione completa.
Le nostre aspettative
La prova ci ha mostrato quindi un titolo frizzante, il cui gameplay potrà essere ampliato sbloccando nuovi amuleti e potenziamenti con i quali ampliare il parco abilità di Sargon. la sfida sarà quella di realizzare però una mappa convincente, in grado di garantire un’esplorazione divertente e stimolante. Nella demo era assente la minimappa, fondamentale nei videogames a stampo Metroidvania. Non sappiamo però se gli sviluppatori hanno preferito sacrificarla oppure se è stata nascosta unicamente in questa versione dimostrativa.
Impossibile quindi prescindere dal level design, così come ci auguriamo che Prince of Persia: The Lost Crown possa intrattenerci anche dal punto di vista narrativo, essendo la storia totalmente inedita e quindi sconnessa con i precedenti capitoli della saga. Le carte in regola per il successo ci sono tutte. Non ci resta quindi che attendere il prossimo 15 gennaio per scoprire la nuovissima avventura del Principe più famoso dei videogames.
On Your Tail
Nello stand di Nintendo c’è anche spazio per l’italianità. On Your Tail è infatti un’avventura sviluppata da Memorable Games, in precedenza conosciuta come MixedBag, prevista per il prossimo anno per PC e Nintendo Switch. Esplorazione, investigazione, board game, furry e life-sim: questi sono gli ingredienti di un titolo tanto variegato quanto interessante che promette di dare una ventata d’aria fresca all’interno del panorama indie nostrano.
Diana, la capretta antropomorfa protagonista di questo gioco, dovrà esplorare Borgo Marina, un paese ispirato alle Cinque Terre, una delle mete liguri più gettonate dai turisti di tutto il mondo. Giunta in questo ridente borgo in sella alla sua Vespa, altro segno indistinguibile di una direzione artistica che vuole omaggiare il Bel Paese, Diana inizierà a indagare su alcuni misteri che hanno fatto venire qualche grattacapo ai cittadini che la abitano, anch’essi un mix fra umani e animali in perfetto stile furry.
Il gameplay: crimini in scatola
Ogni nuova missione, ogni indizio e ogni personaggio saranno associati a una carta, le quali dovranno essere “giocate” a tempo debito. Subito ci ha colpito lo stile coloratissimo delle ambientazioni e degli interni, nonché la bellezza degli artwork che impreziosiscono le carte che andremo via via a collezionare. Dopo aver raccolto sufficienti indizi e unicamente quando lo riterremo opportuno, potremo quindi formulare la nostra ipotesi sui “reati” commessi a Borgo Marina, come nel caso visto nella nostra demo dell’inspiegabile sparizione di una nave in bottiglia dallo scaffale polveroso di una locanda.
Qui i richiami ai giochi da tavolo s’intensificano e On Your Tail ci stupisce ancora una volta con la sua personalissima interpretazione della sezione ove è finalmente possibile dare la propria versione dei fatti. La scena del crimine verrà infatti miniaturizzata e resa più simile al tabellone di un gioco da tavolo, nel quale gli attori rappresentati da pedine si muoveranno rivelandoci il corso degli eventi. Disponendo le carte collezionate in precedenza potremo quindi ricostruire la vicenda per poi trarre le nostre conclusioni.
Le nostre aspettative
On Your Tail potrà essere l’ennesima dimostrazione che anche in Italia sappiamo fare videogames e anche bene. Al momento il titolo di Memorable Games si trova ancora in una fase primordiale e non nascondiamo di essere incappati in qualche bug durante la nostra prova. Il tempo però è a favore dello studio italiano, che potrà lavorare al gioco per perfezionare ogni dettaglio durante i mesi che ci separano alla release, al momento fissata per un generico 2024.
Le avventure di Diana ci hanno incuriosito tantissimo e non vediamo l’ora di mettere le mani sul prodotto finale. Ad esempio vorremo capire quanto la componente life-sim peserà sull’economia complessiva del gioco e quanto potremo influenzare il corso degli eventi attraverso le nostre scelte. Forse il rischio in casi come questi è di perdersi fra i diversi generi e le diverse ispirazioni, ma se i ragazzi e le ragazze di Memorable Games riusciranno a centrare l’obbiettivo le possibilità di assistere alla nascita di una nuova piccola perla del gaming nostrano sono davvero alte.