Tra i nuovi accessori pensati per il gaming da Acer, abbiamo avuto modo di mettere le mani sul nuovo Predator Connect X5 5G CPE. Un router 5G che permette di gestire la rete in maniera ottimale, offrendo performance finora pensate per un mondo Enterprise, molto lontano dagli ambienti domestici. Durante la nostra prova abbiamo testato le diverse funzionalità e le prestazioni del router, vediamo come se la cava in sede di recensione.
Sempre connessi
Se termini come Load Balancer, Network Redundacy e CPE non dovessero suonarvi familiari, sappiate che è normalissimo. La necessità di mantenere una continuità, riducendo i tempi di down, è qualcosa che ha sempre preoccupato le infrastrutture aziendali in ambienti molto più carichi di quella che può essere una rete domestica. Laddove un minuto di blackout può voler significare la perdita di migliaia se non milioni di euro, mantenere un collegamento costante, stabile e sicuro diventa la priorità per tutti gli amministratori di rete che si affacciano in questo ambiente. Oggi, a differenza di pochi anni fa, viviamo in ambienti domestici molto più carichi, interconnessi ed esposti in rete. Tra domotica, servizi in streaming, gaming e social, i router domestici, nella fattispecie quelli italiani generalmente forniti dall’ISP, cominciano a sentire il peso in termini di gestione di traffico sia interno che esterno. Predator Connect X5 5G CPE è a tutti gli effetti un router pensato per gestire delle connettività in linea con gli standard odierni, abbracciando una filosofia all’avanguardia ed offrendo delle soluzioni pensate per ridurre se non annullare del tutto i disservizi o i problemi di carico. Riuscendo a gestire una banda passante fino a 4,7Gbps, Predator Connect X5 5G CPE non si ferma a quelli che sono gli standard di oggi ma guarda anche al futuro. In un mondo che si sta affacciando a connessioni da 2,5Gbps, un router capace di gestirne quasi il doppio ci assicura una standardizzazione per gli anni a venire, a patto ovviamente di aggiornare anche le schede di rete quando sarà il momento.
Controllo totale
Una delle funzionalità più interessanti del Predator Connect X5 5G CPE è quello della ridondanza. Il router può essere infatti collegato sia ad una rete domestica già esistente, utilizzando la connessione di casa già disponibile, che collegarsi in maniera indipendente attraverso una SIM 4G o 5G in base alla zona. In questo modo sarà dunque possibile usufruire di due connessioni internet differenti, il che ci permette di poter “giocare” in diversi ambiti. Il primo è proprio quello della ridondanza, Predator Connect X5 5G CPE può intervenire nel momento in cui dovesse venir meno la connessione primaria, annullando i tempi di down e comportandosi esattamente come un router di backup con una connessione indipendente. Questo tipo di ridondanza, come accennato in apertura, è qualcosa che finora non si è avvicinata al mondo domestico ma l’esigenza di restare collegati rende questo tipo di tecnologia estremamente utile. Oltre alla ridondanza Predator Connect X5 5G CPE offre una funzione di Load Balancer che, come suggerisce il nome, permette di gestire il carico sulle connessioni. Pensato per connessioni non molto performanti, il bilanciamento di rete del dispositivo gli permette dunque di gestire i pacchetti in entrata ed in uscita smistandoli sulle due connessioni. Immaginate dunque di avere i giochi in uscita dalla connessione di casa mentre tutti i canali social e streaming attraverso il 5G di Predator Connect X5 5G CPE.
Prestazioni dal futuro
In questo modo anche le connessioni meno performanti non avranno problemi di saturazione di banda. Predator Connect X5 5G CPE è inoltre il primo router domestico al mondo ottimizzato per Intel Killer, un engine che lavora in maniera molto similare ad una vera e propria QoS per dare priorità ai pacchetti più importanti sulla base della scelta dell’utente. Sarà dunque possibile dare priorità ai giochi in modo da ridurre la latenza anche durante l’utilizzo intensivo della rete di casa, in special modo la rete Wi-Fi oppure allo streaming di contenuti. Sappiamo benissimo che è preferibile attendere due secondi in più per caricare una pagina Web piuttosto che avere fenomeni di buffering video, giusto per fare un esempio. Prioritization, Load Balancing e Redundancy sono dunque le funzionalità più importanti presenti nel device il tutto controllato dall’Home Security Engine di Trend Micro, pensato per proteggere i dati passanti. Se pensiamo ai router domestici, ovvero quelli forniti dal provider, ci troviamo di fronte a dispositivi tutto sommato piccoli in termini di performance. Sebbene gestire una rete può assolutamente essere complesso da un punto di vista teorico, dal lato computazionale e soprattutto in ambiente domestico, non vi è la necessità di avere chissà quale potenza di calcolo a disposizione. Predator Connect X5 5G CPE, anche da questo punto di vista, si presenta con delle caratteristiche molto interessanti. Un processore ARM Cortex quad-core da 2GHz e 1GB di RAM DDR4 accompagnato da 1GB di Memoria Flash, il tutto per gestire la rete.
Conclusioni finali
In conclusione, Predator Connect X5 5G CPE è un dispositivo davvero interessante, capace di portare la gestione della rete e le relative performance ad un livello sicuramente superiore. Tante le funzionalità disponibili ed alcune di queste diventeranno pian piano indispensabili. In un futuro non troppo lontano, dispositivi come Predator Connect X5 5G CPE diventeranno fondamentali, oggi possiamo considerarlo un piccolo capriccio, qualcosa in più per migliorare le performance senza però stravolgerle. Quel futuro non è ancora arrivato per la maggior parte di noi ma essere preparati da sicuramente quella marcia in più che male non fa.