Chiunque giochi ai videogiochi sa perfettamente come questi possano aiutare fortemente a sentirsi più felici e contenti, e proprio in tal senso desideriamo segnalarvi in questo articolo un nuovo studio dedicato a Pokémon GO, vero e proprio fenomeno culturale che nel corso dell’estate del 2016 è riuscito a catturare centinaia di milioni di giocatori sparsi in tutto il mondo.
Difatti nel corso di quei mesi quasi in tantissimi erano soliti giocare al titolo mobile di Nintendo e Niantic, con i Pokéallenatori che uscivano anche in piena notte per catturare un mostriciattolo tascabile raro, oppure trovarne altri sparsi qua e là per le strade della propria città.
Ebbene in queste ore è emerso in rete un nuovo studio della London School of Economics, che ha esaminato come il fenomeno globale di cui sopra abbia influenzato le tendenze della depressione locale. Questo perché Pokémon GO si è reso protagonista di lancio scaglionato, permettendo agli studiosi di confrontare la quantità di ricerche relative alla depressione nelle aree che avevano accesso al gioco ed ovviamente in quelle che invece ancora non potevano giocarci.
Pokémon GO invoglia le persone ad uscire di casa e ad essere più felici
E quello che è emerso è che c’erano meno ricerche con termini correlati alla depressione come “depressione”, “stress” e “ansia” nei posti dove Pokémon GO era disponibile, suggerendo come “i giochi per dispositivi mobili basati sulla posizione possono ridurre la prevalenza dei tassi locali di depressione“.
Questo effetto benefico non sembra perl essere permanente, con lo studio che ha rilevato che questi, sebbene significativi, erano a breve termine. Ovviamente è bene sottolineare come questo nuovo studio non indichi come utilizzare Pokémon GO faccia guarire magicamente i soggetti affetti da depressioni gravi, ma afferma semplicemente come il suo utilizzo possa “dare sollievo ai soggetti affetti da forme non cliniche di depressione lieve e a coloro che non soffrono di disturbi depressivi cronici o gravi“.
E questi effetti benefici dipendono dalla peculiare natura del progetto, che “incoraggia l’attività fisica all’aperto, la socializzazione faccia a faccia e l’esposizione alla natura“, tutte cose queste che effettivamente tendono a rendere le persone più felici.