A 15 anni dal lancio di PlayStation Plus, Sony ha deciso di svelare il dietro le quinte del suo servizio in abbonamento. Nello specifico Nick Maguire, vicepresidente di Sony Interactive Entertainment e responsabile dei servizi globali, ha chiarito che ogni aggiornamento del catalogo PS Plus risponde ad una strategia precisa: mantenere la proposta fresca, interessante e in continua evoluzione. Ogni mese, nuovi giochi vengono inseriti e altri rimossi, ma nulla è lasciato al caso, con il dirigente che ha precisato come le scelte siano fatte in stretta collaborazione con gli sviluppatori, valutando tempistiche ed impatto strategico, spesso anche in funzione dell’uscita di sequel o aggiornamenti.
Maguire ha precisato su GameFile che Sony gestisce un archivio di oltre 80 raccolte e, per evitare il sovraccarico, punta ad un equilibrio tra novità ed coerenza con la line-up. Questo approccio ha portato, ad esempio, alla rimozione di titoli anche first-party come Infamous: Second Son o Resistance, mentre altri giochi possono fare ritorno se ritenuti ancora rilevanti. Secondo il dirigente quindi la società analizza caso per caso, in base a criteri di varietà, valore percepito e potenziale coinvolgimento da parte degli abbonati al servizio.
Dal 2022, PS Plus si articola in tre tier: Essential, Extra e Premium. L’Essential (80€/anno) offre multiplayer online e giochi mensili. L’Extra (135€/anno) espande l’accesso a titoli PS4 e PS5 selezionati. Il Premium (160€/anno) aggiunge anche classici PS1, PS2, PSP e giochi PS3 via streaming, con il catalogo Extra e Premium che vede l’aggiunta di 2-3 giochi al mese, spesso alternati rispetto ai titoli dell’Essential per mantenere alta l’attenzione.
Maguire ha rivelato che alcuni titoli indie di terze parti vengono inseriti direttamente al day-one, ma solo 4 o 5 l’anno, mentre i giochi first-party Sony non saranno pubblicati in catalogo al lancio: l’azienda preferisce un intervallo di 12-18 mesi per massimizzarne il valore commerciale.
Sul fronte dei classici, l’obiettivo è introdurre almeno un nuovo gioco al mese per il tier Premium. I titoli PS3, che richiedono lo streaming, sono più complessi da gestire ma non abbandonati. Alcuni esempi recenti includono Deus Ex: The Conspiracy (PS2) e Patapon 3 (PSP). L’emulazione richiede più tempo, ma Sony continua a investirci, collaborando con team interni e partner esterni.
Nonostante alcune critiche da parte della community online, Sony legge attivamente i commenti per raccogliere feedback e migliorare il servizio. Maguire sottolinea che l’obiettivo è offrire “qualcosa per tutti”, sapendo bene che ogni mese non potrà accontentare ogni tipo di giocatore. Tuttavia, i dati parlano chiaro: oltre due miliardi di ore di gioco registrate nell’ultimo anno, decine di giochi distribuiti mensilmente, e una piattaforma che continua a espandersi con un occhio fisso sul coinvolgimento e la qualità.
Aggiungiamo che Sony ha precisato che punta sempre di più sul tier Premium, con il colosso giapponese che ha annunciato i giochi di Luglio 2025 del tier Essential.