Con ogni probabilità la più grande novità della scorsa settimana è stata l’annuncio dei tre nuovi livelli di abbonamento del PlayStation Plus, che verranno attivati da Sony Interactive Entertainment nel corso del mese di giugno 2022.
Per chi non sapesse di cosa si tratti, PS Plus Essential offrirà gli stessi vantaggi dell’attuale offerta al Plus, mantenendo lo stesso prezzo, mentre invece i livelli PS Plus Extra e PS Plus Premium offrirà anche una line-up di 400 giochi, delle demo esclusive ed una selezione di titoli per PS1, PS2 e PS3.
Ma è bene segnalare come tra questi 400 giochi inclusi nel nuovo servizio in abbonamento non includeranno le esclusive PlayStation sin dal loro giorno di lancio, discostandosi di conseguenza in modo importante da quanto fatto da Microsoft con Xbox Game Pass.
Il nuovo PlayStation Plus potrebbe servire a trattenere i giocatori su ecosistema PlayStation
E proprio riguardo al nuovo PlayStation Plus, in questo articolo potete dare un’occhiata alle dichiarazioni condivise da Karol Severin, Senior Analyst e Product Manager di MIDiA Research.
In quest’occasione quindi il noto analista ha affermato come secondo il suo punto di vista Sony abbia creato questo nuovo PlayStation Plus per far sì che gli utenti non si sentano attratti a tal punto da Xbox Game Pass da acquistare console Xbox, abbandonando di conseguenza l’ecosistema PlayStation.
Eccovi un estratto delle sue dichiarazioni:
Credo che il nuovo PlayStation Plus sia nato per rispondere al Game Pass, piuttosto che dare il via ad una nuova innovazione nel mercato. PlayStation ha consolidato la sua offerta di giochi in streaming e servizi multiplayer online in un’unica soluzione, proprio come ha fatto Game Pass in passato.
Da un lato, PS Plus fornirà l’accesso a più giochi rispetto a Xbox Game Pass. Tuttavia, PS Plus non ha raggiunto un vantaggio chiave: l’accesso alle proprie esclusive sin dal primo giorno, disponibile invece su Xbox Game Pass. Game Pass include anche l’accesso a EA Play.E per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, ovviamente dal punto di vista del consumatore il divario di valore sarà presente rispetto a Xbox Game Pass. Dal punto di vista di PlayStation, tuttavia, questa scelta ha senso. Il potenziale rischio di perdere entrate dai primi giorni di vendita al dettaglio sarebbe stato probabilmente troppo grande.
Non dimenticare che l’attività di Sony dipende molto più dalle entrate derivate dai videogiochi rispetto a quelle di Microsoft, quindi Sony deve inevitabilmente stare più attenta a bilanciare il modo in cui aumenta il valore tra abbonamenti e modelli di giochi al dettaglio durante questa transizione.Penso inoltre che la mossa di Sony sia più dipesa dalla volontà di gestire e promuovere in modo efficace la base di utenti esistente di PlayStation piuttosto che perseguire nuovi utenti. In particolare per far sì che questi non decidano di passare su console Xbox, perché tentati dal Xbox Game Pass.