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PlayStation, il 40% del tempo di gioco totale è rappresentato dagli sparatutto

La CMA del Regno Unito ha rivelato che il 40% del tempo di gioco totale degli utenti su PlayStation è rappresentato dagli sparatutto.
Alberto RossiDi Aggiornato:
I soldati di Call of Duty mentre lottano tra di loro

All’inizio di questo mese, la Competition and Markets Authority del Regno Unito ha pubblicato i suoi risultati provvisori riguardanti l’offerta di Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard, svelando tra le altre cose come il 40% del tempo di gioco degli utenti PlayStation a livello globale sia rappresentata dai giochi appartenenti al genere degli sparatutto, sia in terza che in prima persona.

L’ente antitrust degli UK non ha rivelato le entrate che Sony Interactive Entertainment ottiene grazie a questo specifico genere di videogiochi, ma nonostante l’assenza di questa informazione è piuttosto palese l’assoluta importanza che questa tipologia di produzioni rappresenti per l’ecosistema gaming del colosso giapponese.

E con questo tipo di dato in mente è decisamente più semplice capire i grandi sforzi che Sony sta attuando per cercare di far saltare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, visto che il publisher americano possiede alcuni sparatutto di grandissimo successo, come Call of Duty ed Overwatch.

La CMA ha infatti affermato quanto segue:

“Notiamo che due dei principali giochi di Activision su console, Call of Duty ed Overwatch, appartengono al genere degli sparatutto. Il genere sparatutto costituisce una quota significativa del mercato editoriale, in particolare su console. Le prove presentate da terze parti indicano anche che gli sparatutto sono un’importante categoria di giochi su console. Ad esempio, i dati di [Redatto] indicano che gli sparatutto costituivano [Redatto] delle entrate di PlayStation e il 40% del tempo di gioco di PlayStation a livello globale”.

Dato che Call of Duty è uno degli sparatutto più famosi del pianeta, non sorprende che Sony non sia entusiasta dei piani di Microsoft per acquisire Activision Blizzard. Sony ha infatti affermato nelle scorse settimane che qualora l’accordo dovesse andare a buon fine avrebbe “importanti implicazioni negative per i giocatori“.

Queste preoccupazioni sono state condivise anche dall’ente antitrust del Regno Unito, che ha concluso provvisoriamente che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft “potrebbe comportare prezzi più alti, meno scelte e meno innovazione“.

Mentre il futuro di Call of Duty su PlayStation è alquanto incerto, nei giorni scorsi Microsoft ha firmato un accordo decennale per portare i giochi di Call of Duty su Nintendo Switch, ammesso ovviamente che l’acquisizione di Activision venga completata correttamente.