Nell’ultimo periodo, diverse voci di corridoio suggerivano che PlayStation preferiva spostare il focus su grandi produzioni AAA, non volendo più sviluppare e finanziare videogiochi più piccoli. Una decisione piuttosto prevedibile, visto che la società ha tutto l’interesse di continuare a seguire la strategia che ha portato alla creazione di titoli del calibro di God of War, Horizon Zero Dawn o The Last of Us Parte II.
Significa questo che sarà la fine di titoli più piccoli e sperimentali? Questa domanda è stata posta al CEO di PlayStation Jim Ryan in una recente intervista.
Jim Ryan ha risposto che Sony farà entrambe le cose. Il CEO ha affermato che mentre gli studi first-party PlayStation continueranno a concentrarsi sulla creazione di giochi AAA ad alto budget, Sony continuerà anche a collaborare con studi indipendenti più piccoli per garantire che PlayStation mantenga anche un flusso di videogiochi di più piccola scala.
“I nostri studi interni in genere lavorano a giochi molto grandi, ma collaboreremo anche con altri studi partner per sviluppare titoli su scala ridotta”. Ha dichiarato Jim Ryan. “Lavoriamo a stretto contatto con studi indie e forniremo loro supporto in termini di sviluppo, finanziamento e marketing. Questi team indie sono in genere molto piccoli e hanno 10-20 persone. Supportando questi studi creiamo anche relazioni: forse saranno la prossima generazione di sviluppatori di giochi AAA e probabilmente tra cinque o dieci anni il nostro rapporto con questi studi sarà diverso”.
Le partnership di PlayStation con gli sviluppatori indipendenti hanno portato ad alcuni titoli degni di nota, tra cui The Pathless e Kena: Bridge of Spirits.
Vale la pena tenere a mente che di recente alcuni sviluppatori indipendenti si sono fatti avanti di recente per parlare di quanto sia difficile lavorare con PlayStation, quindi si spera che Sony apporterà miglioramenti su questo fronte e renderà PlayStation una piattaforma più indie-friendly.