Sony Interactive Entertainment ha rilasciato PlayStation 5 in Europa lo scorso 19 novembre 2020, nuova console che è approdata sul mercato forte di alcune novità piuttosto interessanti e riguardanti sia il software che l’hardware. Se in quest’ultimo caso infatti il pensiero non può che correre immediatamente alle varie componenti hardware al passo con i tempi, oltre all’innovativo ed apprezzatissimo controller DualSense, nel primo caso non possiamo che pensare immediatamente alla nuova Home di PS5.
Tra le novità introdotte con questa nuova interfaccia utente troviamo anche le Schede Attività, con Insomniac Games che ha svelato un interessante dettaglio in merito a questa interessante feature. Difatti stando al team di sviluppo americano, queste si basano nientemeno che su dati reali, provenienti dall’attività dei giocatori raccolti grazie al PlayStation Network.
Tra i giochi che le utilizzano troviamo ovviamente anche il recente ed apprezzato Ratchet & Clank: Rift Apart, con il director di Insomniac Games, Mike Daly, che ha spiegato come queste schede riescano ad indicare in modo preciso il tempo che ci vuole per completare un determinato obiettivo proprio grazie ai dati raccolti dai giocatori.
Difatti al lancio di un nuovo gioco per PlayStation 5 sono gli stessi sviluppatori a dover fornire questi dati, ma subito dopo questi vengono migliorati grazie ai dati provenienti dai giocatori stessi, così da risultare più affidabili e precisi, senza quindi basarsi esclusivamente su quanto raccolto dai vari team di sviluppo in fase di testing.
Eccovi qui sotto le dichiarazioni di Mike Daly
“Sono derivati da una stima stabilita prima dagli sviluppatori e poi viene comparata con i tempi medi di completamento dei giocatori per i vari obiettivi tratti da PSN. Poi vengono ulteriormente personalizzati effettuando un controllo sul ritmo mantenuto dai singoli giocatori impegnati sul gioco in questione”.
Se non sapete di cosa si tratta, cliccate qui per vedere un video di Sony dedicato proprio alle Schede Attività Single Player.