Microsoft sul palco dell’E3 2018 ha annunciato l’acquisizione dei team di sviluppo Playground Games, Undead Labs, Ninja Theory e Compulsion Games, oltre a rivelare di un nuovo studio di sviluppo chiamato The Initiative per supportare la propria offerta di titoli first-party.
Ebbene in queste ore il capo della divisione Xbox, Phil Spencer, nel corso di un’intervista con CNET ha dichiarato ancora una volta che l’azienda deve continuare a lavorare per rimpolpare la propria schiera di esclusive first-party. Infine l’uomo ha confermato come in quel di Microsoft guardano con interesse alle piattaforme di streaming On Demand stile Netflix, modello di business che può essere visto con forza anche nel medium dei videogiochi ed in tal senso Xbox Game Pass ne è un esempio.
Eccovi le parole dell’uomo:
“Ho affermato esplicitamente che avevamo bisogno di investire di più sui team interni, infatti all’E3 di Los Angeles abbiamo annunciato l’acquisizione di cinque nuovi studi first party. Ma non credo che il nostro lavoro si sia fermato qui. Gli utenti vogliono giocare a grandi titoli sulle nostre piattaforme.
Inoltre credo che sia il momento giusto per guardare con interesse a nuovi modelli di business, prendendo spunto dal mondo della televisione. Penso in particolare ai contenuti più creativi e avvincenti che abbiamo visto da aziende come Netflix, HBO e Showtime, resi disponibili per tutte le tipologie di schermi. Abbiamo grandi storie, personaggi e mondi che sono stati bloccati su determinati schermi per i limiti tecnici dell’hardware. Ci siamo davvero avvicinati a questa visione che consente di raggiungere sempre più persone sul pianeta?”
E voi cosa ne pensate in merito a queste dichiarazioni di Phil Spencer? Ditecelo nei commenti qui sotto!
Inoltre anche il capo di Microsoft Studios, Matt Booty, in un’intervista con gamesindustry.biz ha rivelato come il colosso americano voglia acquistare nuovi team di sviluppo.
“Non voglio far sembrare che abbiamo una quota fissa da raggiungere. Non si tratta di riempire a tutti i costi un foglio di calcolo, ma siamo comunque interessati a studi che rispondano a certi criteri, ossia che siano formati da 50 / 100 membri, che riescano a lanciare giochi ogni due o tre anni e che producano contenuti che possano interessare ai nostri abbonati all’Xbox Game Pass e che siano leggermente diversi da quelli offerti dai nostri franchise AAA.”