Phil Spencer si è visto costretto a spiegare all’FTC che cos’è realmente un’acquisizione ed in cosa consiste, dimostrando anche in questo caso come il processo per impedire l’acquisizione di Activision Blizzard sia contraddistinto in larghi tratti da argomentazioni decisamente surreali.
Addentrandoci nello specifico della questione, su segnalazione di Wccftech scopriamo che nelle scorse ore il CEO di Microsoft Gaming ha dovuto spiegare agli avvocati dell’ente antitrust degli Stati Uniti in cosa consiste realmente un’acquisizione, precisando che quando si acquisisce un publisher lo si fa con l’obiettivo di migliorarne il valore (o quantomeno mantenerlo) e non di diminuirlo.
Qui sotto trovate le dichiarazioni di Phil Spencer, condivise in seguito ad una domanda dell’FTC che gli chiedeva se un’acquisizione consisteva semplicemente nell’effettuare un pagamento per ottenere una risorsa:
“No, quando effettui un’acquisizione non si tratta solo di un pagamento. È proprio come quando acquisti una casa: in quel momento stai comprando una risorsa che ha un determinato valore, dunque quello che vogliamo fare è trasferire del denaro in una risorsa chiamata Activision, che siamo convinti conserverà quel valore.
Per questo motivo non è corretto definire questo investimento di 70 miliardi di dollari come una semplice spesa. Finanziariamente, si tratta nei fatti di spostare 70 miliardi di dollari in contanti all’interno di una risorsa, che è un publisher di videogiochi e che per noi vale più di quella cifra.”
Ricordiamo che sempre nel corso di questo processo con l’FTC, Phil Spencer ha spiegato perché Indiana Jones è un’esclusiva Xbox.