Instagram Map, perché la nuova funziona potrebbe metterti in serio pericolo.
Negli ultimi anni i social network hanno introdotto numerose funzioni con l’obiettivo di rendere le interazioni sempre più immediate e coinvolgenti. Foto, video e messaggi in tempo reale ci permettono di sentirci vicini anche a chilometri di distanza, rafforzando amicizie e legami. Ma cosa accadrebbe se questi stessi strumenti, pensati per unire, finissero per esporci troppo, senza che ce ne rendiamo conto?
Proprio mentre la condivisione digitale sembra non avere più confini, una nuova funzione ha sollevato curiosità, entusiasmo e, al tempo stesso, un senso crescente di preoccupazione. Molti utenti si domandano se dietro l’innovazione non si nasconda un rischio sottovalutato, capace di trasformare un momento di svago in una questione di sicurezza personale.
Mappa di Instagram: cos’è davvero e perché preoccupa
Dal 1° ottobre è arrivata in Italia la Mappa di Instagram, una funzione che permette di visualizzare in tempo reale la posizione geografica degli amici e i contenuti pubblicati nei luoghi che visitano. L’attivazione non è automatica: ogni utente può decidere se comparire o meno, scegliendo tra la lista completa dei follower, una cerchia ristretta di amici o singoli contatti selezionati. La posizione resta visibile per 24 ore e si aggiorna quando si apre l’app.

In apparenza, uno strumento divertente per sentirsi più vicini e seguire i movimenti della propria cerchia. Ma secondo gli esperti, la condivisione della posizione porta con sé numerosi rischi. La mappa registra infatti non solo il luogo in cui ci si trova al momento, ma anche quelli associati ai contenuti pubblicati. Con il tempo, questi dati possono ricostruire un vero e proprio diario degli spostamenti quotidiani, rendendo individuabili casa, lavoro, abitudini e tragitti.
A rendere il quadro ancora più delicato è il fatto che le informazioni non sono protette da crittografia end-to-end: rimangono archiviate sui server di Meta e potenzialmente accessibili non solo al sistema, ma anche ai dipendenti. Questo significa che, in caso di violazioni o attacchi informatici, gli utenti potrebbero trovarsi esposti a furti di dati, stalking o molestie digitali.
Per adulti consapevoli la novità può apparire gestibile, ma per adolescenti e minori si rivela un pericolo concreto. La localizzazione in tempo reale può rendere più vulnerabili, aprendo la porta a contatti indesiderati o potenzialmente pericolosi.
Gli esperti consigliano di disattivare la condivisione della posizione quando non strettamente necessaria, limitare le autorizzazioni concesse al dispositivo e, per i genitori, utilizzare il Centro famiglia di Instagram per monitorare le impostazioni dei minori. Una gestione consapevole delle opzioni di privacy può ridurre in modo significativo i rischi e trasformare una funzione potenzialmente invasiva in un’esperienza più sicura.