Nonostante i The Game Awards siano stati dominati da videogiochi del calibro di Elden Ring di FromSoftware e God of War sviluppato da Santa Monica Studios, Screen Rant ha preferito premiare come Gioco dell’Anno 2022 un titolo decisamente diverso e ricco di sorprese quale Pentiment. Secondo la redazione, il punta e clicca di Obsidian, lo studio dietro The Outer Worlds, si presenta fin da subito come un lavoro ambizioso: il protagonista andando avanti nella storia, diventa sempre più cosciente di ogni elemento che lo circonda, a partire dal suo piccolo progetto che riflette i sogni adolescenziali, per poi terminare con le preoccupazioni su cui ci si sofferma a riflettere soltanto andando avanti con l’età.
Dunque per Screen Rant è proprio la narrativa il punto di forza di Pentiment, infatti anche le scelte minori compiute dal videogiocatore possono portare a conseguenze ben più importanti per il protagonista Andreas. Ogni singolo personaggio incontrato lungo il percorso potrebbe essere un tassello fondamentale per il puzzle e spetta al videogiocatore scegliere se sarà o meno rilevante. Oltre alla storia non passa di certo inosservata la grafica scelta da Obsidian direttamente collegata all’arte medievale: l’avventura di Andreas è illustrata secondo gli scritti del 16° secolo, scandita da cambi di font che puntano a enfatizzare il background pittoresco, e la percezione stessa di un determinato personaggio.
A partire dal setting, all’uso dei font più disparati, fino allo stile grafico scelto dagli sviluppatori, per Screen Rant Pentiment è la prova di come Obsidian abbia puntato in alto, sfruttando sapientemente ogni singolo elemento presente nel videogioco per permettere agli utenti un’esperienza sorprendente e ricca di dettagli dall’inizio alla fine. Fin dal momento del lancio, avvenuto il 15 novembre, Pentiment è stato incluso nel catalogo Game Pass di Microsoft e in poco tempo è riuscito a conquistare sia la critica che i videogiocatori.