Paramount Skydance ha deciso di rompere gli indugi e di passare al contrattacco con un’offerta ostile che scuote l’intero settore dell’intrattenimento. A pochi giorni dall’annuncio dell’accordo vincolante tra Netflix e Warner Bros. Discovery — un’operazione da 72 miliardi di dollari che avrebbe consegnato a Netflix studio cinematografico e HBO Max — David Ellison ha rilanciato: vuole tutto il gruppo WBD, non solo una parte. E per farlo offre 30 dollari per azione, tutti in contanti, sostenendo che questa proposta valga di più, sia più semplice da approvare e garantisca tempi più brevi.
Come riportato da Variety, secondo Paramount, la propria offerta equivale a un enterprise value di 108,4 miliardi di dollari includendo l’assunzione del debito, mentre la proposta di Netflix, costruita su una combinazione di contanti (23,25 dollari) e azioni (4,50 dollari), raggiungerebbe sì un valore complessivo elevato, ma resterebbe vincolata a condizioni variabili come l’andamento futuro delle azioni Netflix e l’articolato processo di approvazione in più giurisdizioni. Paramount definisce questa struttura “volatile e complessa”, sottolineando che gli azionisti WBD rischierebbero un percorso lungo, incerto e non interamente remunerativo.
È per questo che Ellison ha scelto di bypassare direttamente il consiglio di amministrazione di WBD, accusato di favorire un accordo “inferiore”, e di rivolgersi agli azionisti affinché possano “agire nel proprio interesse” scegliendo l’alternativa, a suo avviso, più solida e sicura. L’offerta comprende l’intero perimetro di Warner Bros. Discovery, includendo canali come CNN, TBS e TNT, a differenza dell’operazione Netflix che escluderebbe il business televisivo tradizionale.
Il contesto si complica ulteriormente sul piano politico. Alcune dichiarazioni del presidente Trump, riportate dalla BBC, hanno lasciato intendere che la vendita a Netflix potrebbe incontrare ostacoli regolatori significativi, poiché amplierebbe ulteriormente la sua quota nel mercato dello streaming globale. Ellison, senza citarlo direttamente, allude proprio a questa maggiore probabilità di rallentamenti e blocchi nel percorso di approvazione dell’accordo Netflix.
Al momento né Warner Bros. Discovery né Netflix hanno commentato la nuova offensiva. Quel che è certo è che la partita è tutt’altro che chiusa: mentre Paramount tenta un colpo di mano storico, Netflix si trova ora a difendere una trattativa che sembrava già vinta. La competizione per il controllo di uno dei più grandi conglomerati dell’intrattenimento mondiale è appena entrata nel suo atto decisivo. Ricordiamo che nell’acquisizione di Netflix è inclusa anche Warner Bros. Games.
