Palworld non ci sta. Il team giapponese PocketPair ha risposto in sede legale alle accuse mosse da Nintendo che accusa il fenomeno survival abbia violato alcuni suoi brevetti legati al gameplay di Pokémon, non tanto per il design delle creature – argomento più spinoso – quanto per tutta una serie di meccaniche specifiche recentemente registrate. Ma PocketPair ha messo in campo una doppia linea difensiva, mirata e tecnica: da una parte contesta la validità stessa dei brevetti, dall’altra nega di averli infranti.
Insider Gaming precisa che al centro della strategia c’è il principio di “prior art”: se una certa meccanica era già presente in giochi pubblicati prima della registrazione del brevetto da parte di Nintendo, allora quel brevetto non avrebbe dovuto essere concesso. PocketPair ha presentato una lunga lista di titoli – tra cui Rune Factory 5, Pikmin 3 Deluxe, Titanfall 2, Far Cry 5, Final Fantasy XIV – per dimostrare che molte delle funzionalità rivendicate da Nintendo erano già note nel settore. In alcuni casi, è bastato un solo titolo a invalidare il brevetto; in altri, la combinazione di più opere precedenti ne avrebbe reso l’innovazione ovvia, e quindi non brevettabile, secondo le normative di USA, Europa e Giappone.
In particolare, uno dei brevetti contestati riguarda la possibilità di lanciare oggetti o creature in una direzione premendo un tasto, e un altro quello di passare fluidamente da una cavalcatura all’altra – dinamiche che, secondo PocketPair, erano già presenti in giochi come ARK, Riders of Icarus e ArcheAge. Anche mod di giochi famosi, come Pocket Souls per Dark Souls 3, sono stati citati come esempi rilevanti.
Parallelamente, la difesa include anche l’argomentazione della non infrazione: anche se i brevetti fossero validi, Palworld non li viola, afferma PocketPair. Le meccaniche descritte nei brevetti sono troppo generiche o non corrispondono a quelle del gioco. Ad esempio, mentre Nintendo parla di un unico tasto per azioni di combattimento e cattura, Palworld utilizza comandi diversi, e non distingue chiaramente tra stati di combattimento e non-combattimento. Inoltre, il concetto di “programma per computer” è giudicato troppo vago, così come altre terminologie tecniche nei documenti.
Infine, PocketPair sottolinea che Palworld e Pokémon appartengono a generi completamente differenti: il primo è un survival crafting open-world, il secondo un RPG a turni. Le creature sono un punto di contatto visivo, ma i giochi presentano strutture, meccaniche e obiettivi diversi.
Sebbene la causa sia ancora in corso, PocketPair si mostra ben preparata a difendere la propria creatura. Il verdetto non arriverà presto, ma la vicenda resta un caso perfetto su come funzionano i brevetti nel mondo videoludico e sul sottile confine tra ispirazione e infrazione.