Pare che Bobby Kotick sia stato l’artefice di un vero e proprio boicottaggio del lancio di Overwatch 2 su Steam, a rivelarlo è stato un ex sviluppatore di Activision Blizzard.
Ricordiamo che Kotick ha lasciato il ruolo di CEO del publisher americano dopo ben 30 anni, importante novità pianificata sin dall’annuncio dell’acquisizione della società da parte di Microsoft a fronte di un investimento di circa 70 miliardi di dollari.
E cogliendo la preziosa occasione rappresentata dall’addio di Bobby Kotick, Andy Belford, un ex sviluppatore di Activision Blizzard, ha condiviso un post decisamente negativo e critico nei confronti dell’ormai vecchio CEO del publisher di Call of Duty:
“Rompo il mio silenzio per raccontare un fatto divertente: quando pianificammo il lancio su Steam di Overwatch 2, il mio team mi avvisò con mesi di anticipo che avremmo subito un bombardamento di recensioni negative. E sì, ovviamente pregammo di avere più informazioni, più dettagli e più risorse per prevenire ciò che sarebbe successo, ma ci fu negato tutto.
Aggiungo inoltre che la moderazione di Steam fu affidata al team community, nonostante il mio rifiuto di esporre il mio team a quel fiume di post e contenuti tossici. E quando chiedemmo chi aveva deciso di lanciare il gioco su Steam senza alcun supporto, la risposta fu un semplice e chiaro: Bobby.
E questo è solo un esempio della cultura che Kotick ha coltivato in Activision Blizzard: la merda scorreva a valle, di solito finendo ovviamente sulle persone meno pagate e più oberate di lavoro. Il management era troppo impegnato a reagire a ordini estremamente deboli e a decisioni prive di senso. Per inciso, l’esperienza dei giocatori e dei lavoratori non aveva significato per i colletti bianchi e i dirigenti. Tutto ruotava intorno ai resoconti economici dei trimestri.”
Precisiamo che queste dichiarazioni di Belford non sono state al momento confermate o smentite da altri sviluppatori, ragion per cui vi invitiamo a prenderle con le dovute cautele in attesa di aggiornamenti a riguardo.
Moderation of steam was put on the community team (not a function of community at Blizz), despite my refusal to want to expose members of my team to that level of toxic content/posts. When asked whose decision it was to launch on Steam with no additional help: Bobby
— Andy Belford (he/him) 💙 (@andybelford) December 29, 2023
At the end of everything, player experience/worker meant nothing to CSuite and exec leadership. It was all about that quarters earnings call
— Andy Belford (he/him) 💙 (@andybelford) December 29, 2023