Un altro gioco è appena arrivato su Xbox Game Pass senza preavviso, e si tratta di un titolo piuttosto speciale. Dopo aver ricevuto apprezzamenti su Steam dal 2020, OMORI viene lanciato oggi su Xbox, Nintendo Switch e PlayStation.
Nonostante l’aspetto disegnato a mano, OMORI presenta una storia molto matura. Affrontando temi come l’ansia, la depressione, il trauma e l’orrore psicologico, racconta la storia di Sunny e del suo alter-ego Omori. Sunny soffre del fenomeno noto come hikikomori, ovvero il completo isolamento dalla società.
OMORI è un JRPG tradizionale nella sua essenza. Voi, nei panni di Sunny, e il vostro gruppo di amici viaggiate in questo mondo alla ricerca di risposte. Il gioco è visto da una prospettiva dall’alto, che richiama la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 dei JRPG. Lo stato d’animo in cui si trova il vostro gruppo gioca un ruolo importante nel modo in cui si comporta in battaglia, ad esempio i membri arrabbiati hanno un attacco elevato, ma una difesa più bassa, mentre i membri felici hanno una velocità maggiore. Anche le vostre decisioni sono importanti in OMORI. Ci sono diversi finali da scoprire in base alle vostre azioni, alcuni dei quali offrono soluzioni migliori di altri.
Disponibile per il download, OMORI è disponibile su Xbox Store al prezzo di 24,99 euro. Non dimenticate che gli abbonati a Xbox Game Pass possono giocare a questo gioco come parte del loro abbonamento e che è disponibile anche attraverso Xbox Cloud Gaming.
La Descrizione di OMORI
Ecco la descrizione ufficiale del gioco:
“Esplora uno strano mondo pieno di amici e nemici colorati. Naviga tra il vivace e il banale per scoprire un passato dimenticato. Quando arriverà il momento, il percorso che avrete scelto determinerà il vostro destino… e forse anche quello degli altri. DESCRIZIONE DEL CONTENUTO MATURO Gli sviluppatori descrivono il contenuto in questo modo: Questo gioco contiene rappresentazioni di depressione, ansia e suicidio e potrebbe non essere adatto a tutti i tipi di pubblico. Contiene inoltre immagini luminose e lampeggianti che possono causare disagio e/o crisi epilettiche a chi soffre di epilessia fotosensibile. Si consiglia la discrezione degli spettatori.”