Aggiornata:
Siamo stati contattati dall’ufficio stampa di Facebook il quale ha voluto precisare che il settore VR resta comunque importante per i loro obiettivi e vogliono continuare ad investirci. Eccovi le dichiarazioni:
“Stiamo pianificando una nuova versione di Rift. Come forse ricorderete Mark Zuckerberg, durante l’OC5, ha affermato: “…quando rilasceremo la prossima versione di Rift – che non sarà quest’anno – tutti i contenuti sviluppati per Rift funzioneranno anche sulla nuova versione”.
Quindi, anche se non siamo ancora pronti a parlare della prossima versione di Rift, la PC VR rimane un campo in cui stiamo investendo. Infatti fa ancora parte della nostra strategia e stiamo continuando a lavorare su prodotti e contenuti che vedranno la luce il prossimo anno. Inoltre, Nate Mitchell continua a guidare il team Rift/PC e non vi sono cambiamenti.”
Notizia originale:
Brutte notizie per gli appassionati della tecnologia VR. Brendan Iribe, cofondatore ed ex-CEO del progetto Oculus acquisito da Facebook qualche anno fa ha annunciato l’abbandono del gruppo di Mark Zuckerberg ,probabilmente a causa della cancellazione del progetto legato a Rift 2.
La scorsa settimana infatti la società di Zuckerberg ha subito una forte riorganizzazione interna che ha visto la cancellazione del Rift 2, il visore VR per PC di nuova generazione di cui Iribe aveva guidato lo sviluppo.
Alla base di questo divorzio sembrerebbero esserci le diverse visioni tra Iribe e Facebook, e con il tempo queste differenze si sono così accentuate da creare dell’attrito. A detta di un’indiscrezione raccolta da TechCrunch, Iribe avrebbe deciso di lasciare in quanto non era interessato a partecipare a quella che lui considera una corsa al ribasso in termini di performance dell’hardware per il futuro del VR.
Iribe si aggiunge alla lunga lista di fondatori che hanno lasciato Facebook dopo essere stati acquisiti, qualche settimana fa se ne sono andati Kevin Systrom e Mike Krieger, i fondatori di Instagram, anch’essi per tensioni interne. A inizio anno è stato i cofondatore di WhatsApp Jan Koum a lasciare Facebook, mentre a inizio 2017 toccò a Palmer Luckey di Oculus.
Pare quindi che nonostante la società di Zuckerberg continui ad acquisire progetti e nuove realtà, non riesca poi a creare un ambiente lavorativo congruo con gli ideatori delle stesse.