Portare lo smartphone è un’abitudine diffusa e apparentemente innocua, tuttavia potrebbe avere conseguenze del tutto inaspettate.
Per molti, il momento del bagno è sacro: dopo una giornata di impegni, quella manciata di minuti di solitudine, lontani da impegni e distrazioni è un vero e proprio momento di relax.
Questi momenti sono spesso accompagnati dallo smartphone, spesso utilizzato per informarsi sulle ultime notizie o per scrollare tra un reel e l’altro mentre si espletano i propri bisogni.
Scorrere i social, leggere le notizie o rispondere a un messaggio: nulla sembra più normale. Tuttavia, quella che appare come un’abitudine innocente potrebbe avere conseguenze meno trascurabili di quello che si possa pensare. Alcuni recenti studi hanno infatti messo in luce quelle che sono le conseguenze di questo particolare comportamento.
Smartphone in bagno: l’igiene non è l’unico problema. Ecco cosa rischi
L’Harvard Medical School ha condotto una ricerca in merito all’abitudine di utilizzare lo smartphone in bagno. Lo studio ha rivelato che le persone che mettono in atto questo comportamento hanno un rischio di sviluppare le emorroidi più altro del 46% rispetto a chi non lo fa. La spiegazione non riguarda soltanto lo sforzo o la stitichezza, come tradizionalmente si credeva, ma soprattutto il tempo di permanenza sul water.
Restare seduti troppo a lungo, anche senza particolare sforzo, aumenta in modo significativo la pressione sui cuscinetti vascolari della zona anale. In altre parole, il rilassamento del pavimento pelvico unito alla posizione prolungata crea le condizioni ideali per la comparsa delle emorroidi. Un dettaglio spesso sottovalutato, poiché molti non si rendono conto di quanto rapidamente passi il tempo mentre si naviga tra notizie e social.
Un sondaggio di YouGov in Germania ha evidenziato che oltre la metà degli adulti usa lo smartphone in bagno, con picchi dell’80% tra i giovani. Quasi la metà degli intervistati ha ammesso di restare seduta più del previsto, senza accorgersi che pochi minuti si trasformano facilmente in dieci o più.
Oltre a ciò, c’è anche un tema di igiene: solo il 39% degli utenti dichiara di pulire il proprio dispositivo dopo averlo portato in bagno. Secondo i microbiologi, lo smartphone può trattenere germi fecali e batteri, con il rischio di trasferirli alle mani e, di conseguenza, ad altri oggetti o superfici.
Gli esperti consigliano quindi di limitare la permanenza in bagno a pochi minuti, evitando di trasformare lo smartphone in un compagno fisso. In alternativa, chi cerca un momento di pausa può semplicemente sedersi sul coperchio chiuso del water, senza assumere la posizione che mette sotto pressione il pavimento pelvico.