La saga strategica nipponica tra le più famose di sempre per il quarantesimo anniversario aveva festeggiato con un gioco ricco di “Ambition”, la cui versione definitiva o meglio, come da titolo del gioco, “Completa”, è approdata su Nintendo Switch 2 tra i titoli di lancio della nuova console ibrida. Nel mezzo dei miglioramenti e degli aggiornamenti narrativi, ludici e tecnici che NOBUNAGA’S AMBITION Awakening Complete Edition condivide con la versione PS5 di questa release, la macchina della casa di Kyoto ha una marcia in più rispetto al passato, e persino rispetto al potentissimo mostro di Sony sotto forma di un funzionalissimo schema di controlli, che sfrutta i puntatori mouse dei Joy-Con 2. Volendo, in realtà, anche PS5 può adoperarlo se si collega un mouse compatibile tramite USB, ma Switch 2 non ha bisogno di hardware esterni (anche se può sfruttarli) per fare la stessa cosa…
Un ottimo strategico anche prima di Switch 2
Ambientato durante il periodo Sengoku (1467–1615), Nobunaga’s Ambition Awakening anche non “completo” ci metteva nei panni e nelle “placche” di armatura di uno dei numerosi daimyo dell’epoca, tra cui spicca ovviamente il celebre Oda Nobunaga, con l’obiettivo di unificare il Giappone feudale attraverso diplomazia, economia, spionaggio e guerra mirata, o su larga scala. Ogni clan ha ovviamente i suoi punti di forza, le sue legioni, le sue alleanze iniziali e posizionamenti strategici diversi, che il giocatore dovrà gestire e intrecciare, sbrogliare a ogni partita in modo potenzialmente diverso, e in totale libertà.
Il cuore di Awakening in realtà risiede nel suo sistema di gestione dei vassalli, ciascuno adoperato a controllare una porzione di territorio, e dotato di tratti e abilità uniche che aiutano il giocatore a non restar sopraffatto nelle lunghe, strenue battaglie per il dominio della Terra del Sol levante. Tuttavia non è solo una questione di cappa e spada: il sistema diplomatico è uno dei più raffinati della serie e sfruttandolo a dovere si possono negoziare matrimoni, alleanze temporanee o più durature, minacce e persino tradimenti a sorpresa. I personaggi non giocanti agiscono con una logica coerente e spesso bisogna interpretare le loro mosse politiche, più che contrastarle con la forza bruta.
Giappone Feudale
La mappa del Giappone è divisa in province e castelli, ognuno con caratteristiche economiche e militari uniche. Inoltre, il giocatore è anche incaricato a gestire risorse deperibili come riso, oro e truppe, accumularne il più possibile e spenderle, quando necessario, per arricchirsi sempre di più. L’equilibrio che ne scaturisce è stato bilanciato con attenzione, di modo che le le battaglie e i combattimenti non sono ovviamente l’unico modo per ottenere la supremazia definitiva. Ovvio: non è possibile evitare gli scontri con le lame in polverosi e sanguinolenti cambi di battaglia, dunque è necessario padroneggiare a dovere anche le dinamiche di lotta, giocando sia in tempo reale, che durante fasi più tattiche, con tanto di possibilità di impostare trappole e sfruttare il terreno a proprio vantaggio.
Come direbbe un certo Sun Tsu: “un esercito può essere paragonato a un fiume, perché proprio come il fiume evita le alture e si precipita nella vallata, altrettanto devono fare le truppe: scansare il pieno e colpire il vuoto”.
Controlli rinnovati ma grafica impalpabile
Ovviamente, per gestire al meglio questo impianto tecnico così complesso è indispensabile avere a disposizione un sistema di controlli precisi e intuitivi: quale sistema è migliore a tal proposito, del puntatore di un mouse? Ecco perché nonostante questa versione dello strategico e quella precedente a questa “definitiva” condividano la stessa interfaccia, con i Joy-Con 2 in versione mouse sembra quasi di avere a che fare con un gioco diverso: più navigabile e chiaro, benché non meno affollato.
Purtroppo però, dal punto di vista grafico Awakening è rimasto anche su Switch 2 più funzionale che spettacolare: le mappe sono dettagliate e i ritratti dei personaggi sono ben realizzati e tratteggiati in stile pittorico, ma le animazioni delle battaglie sono fin troppo semplici e risultano datate. La colonna sonora, d’altro canto, è evocativa e variegata, con brani che combinano strumenti tradizionali e arrangiamenti epici per sottolineare l’atmosfera storica del titolo.
La recensione in breve
NOBUNAGA'S AMBITION: Awakening è un’opera strategica densa e colta, che richiede pazienza e dedizione e perciò non è adatto proprio a tutti. Non è pensato per chi cerca un’esperienza veloce o esplosiva, bensì per chi vuole immergersi nella complessità politica, economica e bellica del Giappone medievale, riprodotto più che fedelmente in tutto il suo caratteristico chaos geopolitico. Senza contare che con centinaia di personaggi storici giocabili, e scenari variegati, Awakening offre centinaia di ore di gioco. Anche la potenziale rigiocabilità è altissima, soprattutto se si vogliono provare approcci completamente diversi a seconda del clan selezionato. Insomma: è una vera perla per gli appassionati di grand strategy e storia nipponica, oggi disponibile nella sua versione più funzionale e completa, sulla nuova console Nintendo Switch 2 (dove lo abbiamo provato) e su PS5.
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Voto Game-eXperience