La crisi delle scorte nel mondo delle console non interessa solo PlayStation 5 e Xbox Series X. Anche Nintendo Switch comincia a soffrirne, e la domanda si è fatta oramai superiore all’offerta. La compagnia ha dichiarato, comunque, di essere impegnata a fare tutto il possibile per di uscirne e di aumentare i volumi di produzione.
La compagnia punta anche il dito verso le principali cause dietro la mancanza di scorte: il COVID-19, che con quanto ne è conseguito ha rallentato le linee produttive del mondo intero e, infine, anche la situazione del canale di Suez di qualche settimana fa, quando fu bloccato da una nave. Shuntaro Furukawa, presidente di Nintendo, ha dichiarato nel corso di una recente sessione di Q&A (Domande e Risposte) con gli investitori che la domanda di Nintendo Switch, nel complesso, rimane forte in tutto il mondo. A ogni modo, il COVID-19 prima e la situazione del canale di Suez poi hanno contribuito a rendere difficile la soddisfazione della domanda: “Il COVID-19 ha provocato cali e ritardi nel traffico delle merci nei mercati esterni al Giappone e i rivenditori in alcune regioni stanno registrando carenze temporanee. In particolar modo, l’incidente che ha bloccato il canale di Suez ha causato ritardi nel trasporto di prodotti diretti in Europa, e le scorte al dettaglio sono limitate per alcuni paesi”.
Problemi che, senza ombra di dubbio, avranno contribuito a questa carenza di Nintendo Switch. Carenza in cui sicuramente gioca un ruolo importante anche la carenza di semiconduttori che da diverso tempo interessa l’intero settore: “La domanda continua degli hardware continua a essere oltre le nostre aspettative anche dopo l’inizio di questo nuovo anno solare e la produzione non ha al momento raggiunto questa elevata domanda a causa della situazione di domanda e offerta limitata di materiali semiconduttori in tutto il mondo” ha aggiunto il presidente.