Un occasione da non perdere, quella offertaci da Nintendo dove abbiamo avuto modo di provare in anteprima Nintendo Switch 2 e la sua principale lineup di lancio. Con tutto il parlare che si è fatto delle scelte della grande N, dei prezzi e della scelta dei titoli presentati, siamo arrivati all’evento carichi di aspettative, ma anche curiosi di comprendere se giugno potesse essere un passo falso in una storia d’amore. Quella, ovviamente, tra i fan e l’ammiraglia Nintendo, che ha dettato diversi record storici. Vi raccontiamo dunque le nostre impressioni su Nintendo Switch 2.
La console
Partiamo dalla console: Nintendo Switch 2 è più leggera, più e ergonomica, più confortevole al tatto e decisamente più performante. L’evoluzione magnetica dei Joy-Con è una svolta semplice ma d’impatto, che garantisce solidità e sicurezza sia in fase di sgancio (sempre con un semplice pulsante) che di aggancio. Lo schermo LCD è di ottima qualità anche se non raggiunge i picchi offerti dall’OLED (sia nel pure black piuttosto che con colori vivaci), ma possiamo assicurarvi che la qualità di quanto visto a schermo è decisamente d’impatto.
Le prestazioni sono notevoli, Switch 2 in modalità portatile è prima di tutto comoda e in secondo luogo un upgrade notevole rispetto alla prima. Il FULL HD è solido e il framerate dipende dal gioco, ma sicuramente quando si toccano i 120 fps la differenza si vede. Stesso discorso per il 4K. Quando Switch 2 è collegata alla TV in 4K godersi i 60fps comunque fa il suo effetto.
L’unica riserva che abbiamo è se, tutti gli sviluppatori, riusciranno a fare ciò che abbiamo potuto vedere nel corso dell’experience: ovvero, un lavoro di ottimizzazione fuori da ogni logica con giochi come Cyberpunk 2077 che portano un’esperienza visivamente e tecnicamente impossibile da pensare su Nintendo Switch fino a qualche tempo fa. Oggi invece, grazie a Switch 2, quello che abbiamo potuto giocare con mano è un titolo che rinuncia si al Ray Tracing e tanti orpelli, ma che si delinea fluido, accattivante e privo di ogni limitazione gravosa in grado di condizionare l’esperienza del giocatore.
Mario Kart
È indubbio che una delle frecce nella faretra di Nintendo Switch 2 per il lancio fosse il nuovo Mario Kart. La discussione sul prezzo è stata monopolizzante, ma se ci togliamo da questi discorsi ed entriamo nel merito del gioco, quello che viene proposto è davvero l’esperienza definitiva per un’appassionato delle folli corse targate Mario Kart.
Le novità più importanti riguardano la modalità Sopravvivenza e l’interconnessione dei circuiti data dalla medesima natura del mondo. Una volta avviato il gioco abbiamo potuto affrontare una sfida a due giocatori, scegliendo come di consueto il personaggio, il kart e andando ad effettuare una circuito casuale che sfrutta sezioni dell’intero mondo di Mario Kart. Il primo impatto è sicuramente importante, la fluidità e la resa grafica sono degne di nota, ma a colpire davvero tanto è sia la presenza dell’alternanza giorno/notte nei tracciati durante la corsa che il cambiamento delle condizioni atmosferiche (che aumenta l’immersività del titolo).
La nostra prova si è poi spostata sulla seconda e ultima parte: la modalità Sopravvivenza. Una modalità online fino a 24 giocatori in cui una serie di checkpoint eliminano progressivamente gli ultimi classificati fino ad arrivare all’ultima sfida tra i migliori 4 che sancisce il vincitore. Un’esperienza appagante, divertente e pazza che ci ha stordito e che avremmo voluto giocare di più. Se questa modalità riuscirà a rendere immediata l’entrata in una nuova partita appena si viene eliminati, allora avrà fatto bingo e porterà Mario Kart probabilmente verso vette inesplorate.
Metroid Prime 4
Parlando delle novità di Switch 2 non abbiamo citato appositamente la funzione “mouse“ dei Joy-Con. Questo perché volevamo parlarne all’interno del contesto in cui l’abbiamo provata: il nuovo Metroid. La nostra prova del gioco ci ha messo nei panni di Seamus alle prese con la difesa di un avamposto: una breve introduzione alle meccaniche e poi uno scontro con un boss. Niente di troppo corposo dunque per comprendere la portata del gioco, ma abbastanza da capire che la funzionalità mouse è davvero importante.
Mirare con un simil mouse è ovviamente uno strumento, per quanto riguarda gli FPS, da cui difficilmente si tornerà indietro. La libertà, l’efficacia e la precisione non ha pari e una volta provato in Metroid Prime 4 – che per altro propone nemici con movimenti celeri da affrontare – non siamo più tornati indietro.
La possibilità di mappare a piacimento i tasti per altro garantisce di spostare alcuni tasti che in modalità mouse risultano scomodi da raggiungere con il pollice, come la X e la Y. Sulla falsa riga della scomodità, è chiaro che l’ergonomia dell’impugnatura mouse non sia quella consuetudinaria per chi gioca da PC. Bisognerà valutare sul lungo periodo la comodità del polso in lunghe sessioni. Per quanto riguarda il gioco in sé, abbiamo provato davvero troppo poco, restano però sensazioni positive sia sulla resa grafica che sulla fedeltà alla serie per quanto riguarda stile e ambientazione.
Donkey Kong Bananza
Uno dei titoli che abbiamo potuto provare con maggiore interesse, sebbene sempre in un tempo estremamente limitato, è stato Donkey Kong Bananza. La demo introduttiva ci lanciava in medias res tra le braccia del gorilla di Nintendo intento a scoprire nuovi posti da scavare. Ci ha colpito fin da subito la possibilità di scavare nelle quattro direzioni con la pressione dei quattro tasti principali. Inoltre Donkey Kong ha delle interazioni particolari con il terreno in base alla friabilità dello stesso. Terreni diversi, interazioni diverse, ma anche la possibilità di recuperare del materiale da usare come piccone o come arma.
La nostra prova si è limitata a questo, purtroppo. Nei 20 minuti a disposizione, abbiamo potuto saggiare solo le possibilità offerte da Nintendo Switch 2 in termini di sviluppo. La distruttibilità ambientale, le possibilità di Donkey Kong nel combattimento sono frutto della maggiore potenza, ma avvolti nel mistero ci sono ancora tanti elementi che possono spostare il giudizio. Per quanto visto, a nostro avviso la discriminante sarà la possibilità di avere sempre nuovi modi per combinare i terreni con magari nuove abilità di Donkey Kong e la capacità di creare un ritmo intenso tra sezioni 2D, sorprese e momenti più aperti di libertà.
Commento finale
Quanto abbiamo potuto vedere ci ha sorpreso, Switch 2 è davvero un’evoluzione poderosa e interessante. Tutti questi cambiamenti sono necessari al fine di portare su schermo versioni al passo coi tempi di brand dal successo globale. Non è tanto quanto visto ora che ci ha fatto innamorare, bensì la futuribilità di alcune scelte. D’ora in poi il futuro sarà incredibile, dove i franchise più famosi legati alla grande N potranno realizzare le più grandi fantasie dei fan.