Nintendo ha chiesto agli utenti la loro opinione sul controverso tema delle schede con chiave di gioco per Nintendo Switch 2, un nuovo formato ibrido che ha generato discussioni accese tra appassionati e sviluppatori. Attraverso un sondaggio distribuito – al momento – esclusivamente in Giappone, la casa di Kyoto vuole conoscere l’opinione diretta degli utenti su queste particolari cartucce, che non contengono il gioco in sé ma soltanto una licenza digitale (key). Il contenuto deve poi essere scaricato dalla rete per poter giocare, rendendo obbligatoria la connessione e lo spazio sulla memoria interna o su una microSD Express.
Come riportato da Nintendo Soup, si tratta di un compromesso tra fisico e digitale che, se da un lato permette la rivendita del gioco come usato, dall’altro non tutela pienamente la conservazione del titolo a lungo termine, dato che il contenuto resta comunque soggetto alla disponibilità dei server e all’accesso all’eShop. Questo formato è visto da molti come una sorta di disco vuoto, utile solo a “sbloccare” un contenuto che non è effettivamente presente sulla cartuccia. Il malcontento è stato così forte che alcuni sviluppatori, come il CEO di Nightdive Studios, lo hanno definito “deprimente”.
Nintendo ha già precisato che non intende utilizzare questo sistema per i giochi first party, ma molti editori terzi lo stanno invece abbracciando. Il motivo? I costi legati alle dimensioni standard delle cartucce fisiche complete, con il nuovo sistema che pare consentire un notevole risparmio per le software house, ma a scapito della comodità e dei diritti percepiti dai consumatori.
Il fatto che Nintendo abbia scelto di avviare un sondaggio lascia intendere che la casa madre sta monitorando attentamente il sentiment online e potrebbe rivedere le proprie strategie in base ai riscontri degli utenti. Per ora si tratta di una fase limitata al Giappone, ma l’iniziativa potrebbe estendersi ad altri mercati, Italia inclusa. Una cosa è certa: la questione delle schede con chiave è destinata a restare al centro del dibattito sull’evoluzione del videogioco fisico nel mondo post-digitale. Segnaliamo proprio in tal senso che un analista ha affermato che le schede con chiave di gioco non danneggiano le vendite.