Gary Bowser, hacker del team Xecuter, era stato condannato a 40 mesi di carcere, ma adesso è stato scarcerato per buona condotta. Per diversi anni, l’hacker ha sviluppato e venduto modchip e ulteriori dispositivi per riprodurre copie di videogiochi, in particolare quelli firmati Nintendo e, proprio per questo motivo, avrebbe causato circa 65 milioni di perdite alla società nipponica.
Nonostante Bowser tornerà in Canada, dovrà pagare Nintendo per il resto della sua vita: l’hacker infatti avrebbe dovuto risarcire alla compagnia di Kyoto ben 10 milioni, una cifra che ovviamente non riuscirà a raggiungere. Secondo quanto riportato dunque, a Nintendo adesso spetta dal 25 al 30% delle entrate mensili di Bowser in ambito lavorativo: l’accordo ha avuto inizio nel periodo trascorso in carcere infatti l’hacker è riuscito a trovare lavoro in prigione ma sfortunatamente a causa del basso compenso è riuscito a versare a Nintendo soltanto 175 dollari.
Bowser, in circa sette anni in cui ha lavorato con il team Xecuter avrebbe guadagnato circa 320.000 dollari. La somma è stata successivamente smentita dal suo avvocato che invece afferma che Bowser venisse pagato circa 1000 dollari al mese.
Ovviamente non si tratta dell’unico coinvolto nel caso: il team di Xecuter comprende diversi hacker provenienti da tutto il mondo, fra cui il francese Max Louarn, stato identificato come il leader della squadra. Nonostante abbia più volte negato il suo ruolo, per il momento sembra che Louarn andrà incontro a un processo solo se verrà trasferito negli Stati Uniti.