La storia recentissima di Tyler Blevins, meglio noto come Ninja, ha lasciato molti perplessi. Streamer di fama monumentale oramai ben più che cementificata, solo una settimana fa annunciò al mondo il suo abbandono di Twitch e il desiderio di prendersi una pausa da tutto, per ritrovare la tranquillità, e disse di non sapere se e quando sarebbe tornato. Ciò, senza dirlo direttamente, suggerì una qualche sorta di disagio mentale, forse dovuto allo stress e alle pressioni della celebrità – cosa per nulla strana nei personaggi di grande fama.
Fin qui nel comportamento di Ninja nulla di strano, anzi, solo tanta comprensione, ma poi:
A creare perplessità è stato però il suo ritorno: a una settimana dal suo “addio”, infatti, Tyler Blevins è tornato e non solo su Twitch, ma “dappertutto”. Ha infatti annunciato la conclusione del contratto con la piattaforma di Amazon e l’intenzione di non sottostare più ad alcun contratto, concedendosi la libertà di trasmettere su più piattaforme al contempo.
A creare perplessità, poi tramutatasi in sospetto, sono state le dinamiche e i tempi di questo suo ritorno. A pochi giorni dal video del suo “addio”, che da nulla può essere giustificato se non da un suo taciuto bisogno di tranquillità per ritrovare equilibrio mentale, nessuno si sarebbe atteso un ritorno, specie non uno accompagnato da un video che nel migliore dei casi ha richiesto qualche giorno di lavoro per essere preparato. Ed ecco scoppiare la furia di addetti ai lavori e colleghi streamer: Ninja ha simulato un malessere mentale per questioni di marketing?
Effettivamente i tempi sono sospetti. Difficilmente dopo una crisi tale da far dire “addio” al proprio lavoro si ritorna sui propri passi nel giro di pochi giorni, pronti a riapparire in video sorridenti e pieni di vita. Ecco dunque com’è nata questa bufera attorno a Ninja, che vede molti giornalisti e content creator puntargli contro il dito perché avrebbe simulato una crisi di salute mentale come una sorta di trovata pubblicitaria. Jacob Wolf, celebre giornalista specializzato in eSport, ha scritto via social: “Fingendo una crisi, o comunque manifestando falsamente i segni di malessere psicologico, Ninja sta scherzando con una questione di estrema importanza, una di cui afferma di preoccuparsi quando è conveniente farlo davanti a una webam o in televisione”.
Dello stesso avviso anche altri giornalisti, come Zach Bussey, o Nathan Grayson, che ha scritto: “Ninja sta toccando questi temi in maniera terribile, non è questo il modo di promuovere la tua carriera”. Meno moderate invece le parole di TheTacticalBrit, collega streamer, che scrive: “Nessun content creator dovrebbe mai aspirare a divenire ciò che è oggi Ninja. Assolutamente imbarazzante, è una mossa del c***o quella di adoperare la salute mentale come stratagemma di marketing”.