Niantic non raggiunge gli obiettivi interni: lo studio di Los Angeles è stato chiuso e circa 230 dipendenti hanno perso il lavoro. Inoltre, lo studio ha già cancellato lo sviluppo di due titoli, focalizzandosi ulteriormente su Pokémon Go, ma non solo.
Secondo quanto riportato John Hanke, founder di Niantic, si è recentemente espresso sui costi in aumento in una mail inviata ai dipendenti. Lo stesso Hanke ha spiegato agli sviluppatori che, nonostante i profitti siano aumentati vertiginosamente durante la pandemia, poco dopo l’azienda ha registrato una netta perdita. Niantic dunque non ha raggiunto gli obiettivi interni: proprio per questo motivo uno studio è già stato chiuso e ha avuto inizio una serie di licenziamenti dove sono stati coinvolti circa 230 membri del team.
Oltre ai licenziamenti all’orizzonte, l’azienda ha già cancellato lo sviluppo di NBA All-World e di Marvel: World of Heroes. In precedenza, lo studio aveva già cancellato Harry Potter: Wizards Unite e Catan: World Explorers.
Lo stesso Hanke ha sottolineato come i team necessitino di strumenti che consentono agli sviluppatori di lavorare con la massiche qualità per poi realizzare un videogioco con un forte coinvolgimento. Dunque, di conseguenza, i titoli in realtà aumentata firmati Niantic devono assolutamente avere le caratteristiche volute dal team di sviluppo. Al momento le parole del founder sono chiare: lo studio non ha raggiunto l’obiettivo prefissato negli ambiti indicati.
Nonostante ciò, i fan di Pokémon Go non hanno nulla da tenere: il gioco rimane una priorità per llo studio di sviluppo. Inoltre, Niantic continuerò a lavorare su titoli già esistenti come Pikmin Bloom, Monster Hunter Now e Peridot: Hanke ha già anticipato che il team dovrà lavorare duramente, soprattutto per mantenere attivi gli utenti e non perdere profitti.