Non molto tempo fa, vi avevamo parlato di come fosse in lavorazione una console dedicata al Web 3.0 in cui i videogiochi si uniscono alla blockchain e agli NFT ma, già in quella sede, vi avevamo riportato come buona parte della community non sia molto contenta di questa possibilità. Seppur, attualmente, il mercato degli NFT non sia dei più floridi, molte aziende dell’ambito videoludico cominciano a guarda a questa realtà con grande interesse.
Proprio recentemente, infatti, ad esempio, GameStop ha dato il via al suo marketplace NFT e alcuni giochi che sono legati alla blockchain, come Axie Infinity, stanno avendo un grande successo a livello internazionale. Ma la community non sembra essere ancora del tutto pronta per questa novità, come è stato dimostrato con l’implementazione degli NFT in giochi Square Enix, Ubisoft e SEGA.
Uno sviluppatore è perplesso sull’utilizzo degli NFT e della blockchain nei videogiochi
Ma a quanto pare non sono solo gli utenti a non essere del tutto convinti di questa strada. Anche alcuni sviluppatori sono dello stesso avviso, come ad esempio il CEO di Rogue Snail, Mark Venturelli, che ha fatto un lungo discorso su questo argomento in occasione del Brazil International Games Festival:
“Questo discorso non riguarda il futuro del game design, ma quello dei trend dell’industria. Per questo, volevo che questo panel si chiamasse “Perché gli NFT sono un incubo“. Sfortunatamente, gli organizzatori non mi hanno permesso di cambiare il nome, ma sono d’accordo con i contenuti del discorso”.
“Il problema principale dell’implementazione degli NFT nel gaming è che essi sono quasi sempre legati a sistemi play-to-earn, e convincere gli utenti che possono guadagnare giocando ai videogiochi crea delle aspettative così bizzarramente lontane dalla realtà che, infine, nei giochi che usano queste meccaniche si formano dei gruppi organizzati di giocatori che usano il prodotto per guadagnare e che spingono tutti gli altri ad allontanarsi. È quello che già succede con i giochi online con un’economia interna, come EVE o Runescape: dei gruppi organizzati distruggono i giocatori singoli”.
“Tu sei un giocatore qualsiasi, vuoi giocare per divertirti, e poi magari desideri vendere quello che hai ottenuto nelle missioni: i tuoi oggetti non valgono niente. Valgono frazioni di un centesimo, il che ti fa sentire completamente privo di potere. La tua fantasia e la tua possibilità di avere un impatto sul mondo di gioco come individuo non esistono più, perché tutto è controllato da questi gruppi organizzati di giocatori“.