L’universo di The Last of Us continua a crescere, sia sul piccolo schermo che nei videogiochi e proprio in tal senso Neil Druckmann, direttore creativo e presidente di Naughty Dog, ha promesso che continuerà a supervisionare la serie TV HBO nonostante abbia deciso di lasciare la produzione diretta, così da concentrarsi sullo sviluppo di nuovi progetti videoludici, in particolare Intergalactic: The Heretic Prophet, definito il titolo più ambizioso e costoso mai realizzato dallo studio.
Ma come abbiamo appena accennato, Druckmann ha affermato nel corso di un’intervista con Variety che non si tirerà indietro: ha chiarito che continuerà a supervisionare la serie, in modo da assicurare che rimanga fedele al materiale originale, proprio come la prima stagione che ha conquistato pubblico e critica.
L’autore ha spiegato di aver raggiunto l’obiettivo di portare The Last of Us oltre i confini del gaming, trasformandolo in un fenomeno televisivo capace di attirare milioni di spettatori e persino nuovi giocatori verso i titoli Naughty Dog. Dopo il successo della seconda stagione, culminata in un finale visto da 3,7 milioni di persone e nel rinnovo per la terza, Druckmann ha ritenuto che fosse il momento giusto per passare il testimone operativo a Craig Mazin, restando però coinvolto come supervisore creativo.
La sua visione per la terza stagione è chiara: dovrà essere “profondamente fedele come la prima”, pur beneficiando delle naturali espansioni narrative del team HBO:
“Credo infatti che questo sia il modello ideale per questo tipo di adattamento, mentre mi godo anche tutte queste le ottime espansioni che avvengono naturalmente con il resto del team e il modo in cui stanno lavorando alla terza stagione. Per questi motivi il mio coinvolgimento rimarrà a quel livello molto, molto alto”.
Intanto, in casa Naughty Dog, Druckmann si concentra su Intergalactic, un ambizioso progetto sci-fi che promette di alzare l’asticella in termini di gameplay, scrittura e produzione. Con attori come Tati Gabrielle e Troy Baker già coinvolti, il titolo si pone come nuova frontiera per lo studio, pur lasciando aperta la porta a futuri ritorni di saghe storiche come The Last of Us e Uncharted.
In questo equilibrio tra televisione e videogiochi, Druckmann rimane una figura-ponte: da un lato garante della fedeltà per l’adattamento HBO, dall’altro leader visionario pronto a guidare Naughty Dog verso nuove sfide creative.
