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Home»Articoli»Recensioni»MotoGP 25, la recensione: gas a martello per tutti

MotoGP 25, la recensione: gas a martello per tutti

MotoGP 25 diventa per tutti i giocatori grazie alla sua nuova modalità di guida, mantenendosi saldo alla sua classica esperienza a due ruote.
Marcello CresciniBy Marcello Crescini30 Aprile 2025
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Copertina di MotoGP 25
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Come ogni anno il motomondiale ritorna anche in versione videoludica. Proprio mentre guardiamo la Sprint Race del Gran Premio di Jerez ecco che scriviamo la recensione di MotoGP 25, ancora una volta sviluppato dalla italiana Milestone. La formula apprezzata dai giocatori negli scorsi campionati sarà in grado di entusiasmarli ancora? Viste le aggiunte in termini di giocabilità e accessibilità, è molto probabile che succeda.

MotoGP 25 è diventato per tutti

Immagine di gioco di MotoGP 25

Cominciamo proprio dal modello di guida, che quest’anno si sdoppia per dare ancora più libertà ai giocatori proponendo due stili diversi: Pro e Arcade. Il primo è di fatto il classico modello visto anche gli anni precedenti, che probabilmente sarà preferito dai veterani e da chi vuole essere messo alla prova costantemente. Occorre dosare bene acceleratore, freni e sistemi di assistenza alla guida per non lasciare indietro qualche decimo sul giro, oppure anche solo per restare in piedi.

Arcade è invece la vera novità, in grado di attirare praticamente qualsiasi giocatore verso MotoGP 25. In questo caso basta saper accelerare e frenare per avere un controllo iniziale della moto. Così facendo è più facile concentrarsi sulla posizione del corpo e imparare ad affrontare le curve nel modo corretto, senza andare lunghi ogni volta.

Prendendo in considerazione la Carriera, all’inizio di ogni weekend di gara è possibile scegliere tra le due opzioni. MotoGP 25 dà la possibilità di scegliere ogni volta cosa fare, in base anche a quelli che sono i nostri circuiti preferiti. Oltretutto sono ancora presenti gli assist di qualsiasi sorta, dalla trazione al freno sincronizzato, dalla linea ideale agli aiuti neurali che funzionano come una sorta di copilota.

Questa modalità Arcade, essendo opzionale e non andando a intaccare quella più simulativa, è un’aggiunta davvero azzeccata e funzionale a MotoGP 25. Qualunque giocatore può ora approcciarsi al mondo virtuale delle moto senza ostacoli. Rappresenta oltretutto qualcosa che può essere mantenuto nel corso degli anni senza grandissimi sforzi ulteriori da parte degli sviluppatori.

Grafica e suono fanno un passo avanti

Grafica migliorata di MotoGP 25 con piloti in pista

MotoGP 25 approfitta dell’Unreal Engine 5 per dare un revamp alla sua veste grafica. Giocato su PC con impostazioni Ultra e 4K come risoluzione (seppure con limite impostato a 60 fps e DLSS attivato), non ha dato alcun segno di cedimento dimostrandosi fluido al 100%. Probabilmente l’occhio viene appagato di più durante le gare notturne, dove è possibile osservare meglio l’utilizzo delle luci artificiali e dei riflessi.

Se quindi i panorami di giorno possono a volte sembrare artificiosi e tendenti a una palette piatta per i colori, di notte cambia tutto. Resta approssimativa la gestione della pioggia, mai troppo intrusiva sullo schermo e senza grandissimi effetti di spray dietro le spalle del pilota.

Per quanto riguarda invece il comparto audio, Milestone ha decisamente alzato l’asticella. I suoni, registrati ed editati insieme alla Dorna e all’azienda Audio-Technica, riescono a riscostruire degnamente le sensazioni del circuito, soprattutto quando si utilizza un headset per addentrarsi ancora di più nell’azione di MotoGP 25.

Il punto dove secondo noi pecca leggermente è la spettacolarità attorno a ogni gara. Per quanto i circuiti siano ricreati fedelmente, c’è sempre quella sensazione di trovarsi in un mondo spento, con una tifoseria assente e fittizia. Nonostante sia effettivamente un videogioco, ci sono altri titoli che trasmettono vibes completamente diverse, come ad esempio F1 che fa sentire il giocatore veramente parte del paddock e lo circonda col suo mondo. MotoGP 25 sembra invece un po’ distante, forse per via di animazioni pre e post gara vecchio stile, con una telecamera fissa al 100% sulla nostra moto che scorre via dal rettilineo e lascia subito il posto alla classifica.

Una Carriera più semplice da seguire

Modalità minimoto

Se ogni anno si decide di acquistare il gioco ufficiale di una competizione motoristica, la Carriera è sicuramente la base di partenza per godere appieno dell’esperienza. In MotoGP 25, come ormai solito per la serie, è possibile scegliere se partire subito dalla massima categoria oppure salire da quelle minori di Moto3 e Moto2. Il mercato piloti è sempre in movimento, quindi anche dopo solo 2 anni necessari per la scalata potrebbe essere cambiato veramente tutto. In ogni caso, il gioco mette subito in chiaro che l’esperienza è, ancora una volta, alla portata di chiunque.

Lo sviluppo della moto è infatti subordinato a un continuo confronto con gli ingegneri del team e legato anche alle richieste per costruttore. Non ci sono quindi complicati alberi di potenziamenti da sbloccare e attendere. È invece possibile dire esplicitamente agli ingegneri che, ad esempio, la moto è troppo lenta in rettilineo oppure poco responsiva nei cambi di direzione. Ogni feedback viene gestito e porta a miglioramenti riscontrabili nelle sessioni di test. Il confronto continuo, eseguibile anche nei confronti delle altre scuderie, è utile sia per sviluppare la propria moto, sia per tenere d’occhio quella degli altri e saltare eventualmente sul carro del vincitore.

Red Bull Ring in MotoGP 25

Si tratta senza dubbio di una soluzione che guarda ancora una volta all’inclusività e accessibilità, andando però questa volta a rimuovere qualcosa. Chi vuole infatti un’alta managerialità del team non troverebbe pane per i propri denti, in favore di molta più immediatezza d’azione. La squadra può comunque risentirsi in caso di feedback troppo spinosi o ripetuti.

Stessa cosa vale per i piloti, che ora possono battibeccare sui social dopo ogni weekend di gara. È importante mantenere ottimi rapporti coi team ufficiali se si è in uno satellite, soprattutto in caso di grandi ambizioni. Ogni urto e sorpasso poco pulito grava sulla reputazione nei confronti dei singoli piloti, in grado di essere anche abbastanza scabri sull’asfalto. Il loro status è visibile anche durante le gare, fluttuante sopra il loro casco proprio quando magari li stiamo mandando per sbaglio nella ghiaia.

Ogni circa 4 gare si viene messi in confronto proprio con un pilota, scegliendo tra i 3 offerti dal gioco. È un’occasione per dimostrarsi superiori e acquisire così bonus per la reputazione o lo sviluppo della moto. Mandare una risposta al vetriolo tramite i social può dunque essere un modo per mettere sotto pressione i rivali, ma al tempo stesso può precludere l’accesso ai top team e far innervosire i costruttori.

Non solo motomondiale

Modalità Motard

All’interno della Carriera, ma anche selezionabili al di fuori, ci sono 3 mini modalità Race Off. Si tratta di minibikes, motard e flat track, inserite un po’ per spezzare tra una gara e l’altra e consentire ai giocatori di accumulare personalizzazioni per il proprio pilota. MotoGP 25 contempla infatti anche la guida fuoristrada, riempiendo il proprio editor di ogni sorta di caschi, guanti e accessori ottimi per distinguersi nella modalità multiplayer (che non abbiamo provato per l’assenza di giocatori e lobby).

Essendo basate su 2 location per un totale di 4 circuiti, la loro presenza è risultata piuttosto banale e a lungo andare anche noiosa. Forse sarebbe stato meglio diversificare inserendo molti più stili di guida oppure più tracciati, perché giocando la carriera possono diventare ripetitive e poco sensate.

La personalizzazione del pilota è invece ancora più approfondita, con una serie di caschi ed equipaggiamenti che conquisteranno sicuramente i giocatori per ore. Anche l’editor basato su sticker è una miniera di creatività, condivisibile ora col resto del mondo.

Ultima, ma non meno importante, è la MotoGP Academy. Con uno stile alla Gran Turismo, permette ai giocatori di guadagnare medaglie su ogni circuito, battendo i tempi relativi ai 4 settori e al giro completo. Per via di come è strutturata questa modalità, lo stile di guida Arcade non può essere utilizzato. Giusto così, del resto solo chi è veramente Pro riuscirebbe a battere i tempi Oro senza aiuti da parte del gioco.

La recensione in breve

8.0 Per tutti

MotoGP 25 è un altro buon capitolo per la serie dedicata al motomondiale. Unreal Engine 5 è stato sfruttato in modo soddisfacente se non per qualche sbavatura completamente passabile e risolvibile nelle prossime iterazioni. L’introduzione dello stile Arcade è sicuramente la novità più gradita e soprattutto sensata per il modo in cui è stata costruita. Forse le tre minigare potevano essere sacrificate per un approccio più in linea con la serie massima, oppure approfondite ancora di più per trovare loro un vero senso. Resta un po’ di amaro in bocca per il tema dell’immersione, ma sarà comunque un altro buon anno per il lavoro di Milestone.

  • Voto Game-Experience 8
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