Kazuki Takahashi, autore del popolarissimo manga e anime Yu-Gi-Oh, è venuto a mancare a soli 59 anni a seguito di un probabile incidente e/o malore mentre era in mare. Il suo corpo è stato ripescato lungo la costa di Nago, Okinawa, alle 10:30 del mattino dello scorso 6 luglio. Il celebre autore, al momento del rinvenimento della salma, sembra indossasse dell’attrezzatura per fare snorkeling, e ciò ha portato a pensare a un possibile problema nel corso dell’attività.
Kazuki Takahashi ci ha lasciati troppo giovane, e molti vogliono risposte per vederci chiaro in questa tragedia:
Una vita stroncata anzitempo, e su cui si sa ancora poco. La guardia costiera giapponese ha avviato un’indagine al fine di chiarire le dinamiche dell’accaduto, ma qualsiasi risposta non ci potrà riportare indietro il nostro amato autore.
Kazuki Takahashi nasce il 4 ottobre 1963 a Tokyo, e si lancerà nel mondo artistico solo nel 1990, con Tokio no Taka, per poi tornare nel periodo 1991/1992 con la pubblicazione di Tennenshoku Danji Buray, ultima sua opera prima della sua ascesa all’olimpo dei mangaka di quel periodo con l’arrivo, nel 1996, di Yu-Gi-Oh, serie poi proseguita per nove anni, fino alla conclusione nel 2004. Da quella serie deriva l’omonimo manga, e quindi i giochi di carte prima sotto Bandai Namco e poi sotto Konami.
Tra le sue passioni personali adorava giocare a shogi e mahjong, nonché a svariati giochi di carte o giochi di ruolo da tavolo. Una volta, intervistato da Shonen Jump, dichiarò che i suoi manga preferiti includono Akira, di Katsushiro Otomo, Jojo’s Bizarre Adventure di Hirohiko Araki e Dragon Ball di Akira Toriyama. Amava inoltre anche il mondo degli albi a fumetti americani, e il suo personaggio preferito di quel mondo narrativo era Hellboy – una simpatica novità: il suo fidato cane, uno shiba inu di nome Taro, fu la base per la carta Shiba-Warrior Taro, proprio del gioco derivato da Yu-Gi-Oh.
Kazuki Takahashi ci lascia dunque tanto presto, troppo presto, e viene da chiedersi se non avesse altro da dire e da raccontare. In un modo o nell’altro, la sua memoria vivrà a lungo attraverso le sue opere, che continuano ad appassionare milioni di vecchi fan, ma anche di nuovi, che di giorno in giorno hanno modo di scoprire il magnifico mondo creato da questo abile artista. Chi come me è cresciuto tra le altre cose anche con le sue opere non può esimersi, alla prima occasione, dal sollevare un calice o un boccale per brindare alla sua memoria.