Secondo un rumor emerso in queste ore, Sony avrebbe pagato una grossa quantità di denaro a Capcom per bloccare il cross-play e cross saves di Monster Hunter World, e rinviare la versione PC del gioco, ma fortunatamente questa voce sembra essere falsa.
Partiamo però dall’inizio, l’utente AsteriskAmpersand su Twitter, noto modder e dataminer del franchise di Monster Hunter, ha pubblicato un tweet che afferma:
“I leak del file Global Meeting_minutes_20190315 conferma che Sony ha pagato per ritardare la versione PC di Monster Hunter World e allontanare l’annuncio della sua esistenza. Hanno fatto lo stesso per il lancio di Iceborne. Sono anche il motivo per cui il cross-play e i cross-play non sono stati abilitati.”
Tuttavia, i file a cui si riferiva l’utente non sembrano menzionare nulla del genere, poiché quei documenti parlano di diritti di marketing e nient’altro, inoltre non c’è alcuna menzione su crossplay e cross saves. In breve, quindi, Sony non ha pagato del denaro perché Capcom potesse ritardare la versione PC di Monster Hunter World, ed infine, a suo merito, AsteriskAmpersand ha ammesso di aver commesso un errore di valutazione, affermando:
“Dopo una lettura più attenta ho frainteso. Si limita ad un cap delle spese di marketing nelle altre piattaforme per Iceborne su PC (implica che c’era un divieto di marketing su Monster Hunter World). Comunque in riferimento all’ambito dell’affare con SIE è sconosciuto se si tratta prettamente di marketing, per cui darò un’occhiata.”
Nulla di cui preoccuparsi dunque, fortunatamente si è trattato solo di una svista nei documenti trapelati in dei file, Sony non ha pagato Capcom per rinviare il gioco su PC e non ha bloccato il crossplay e i cross saves, sembra però che per Resident Evil Village invece, ci sia un accordo tra Sony e Capcom nei contratti di marketing, per impedire all’imminente gioco di sbarcare su servizi ad abbonamento come Xbox Game Pass.