Qualche settimana fa abbiamo avuto il piacere di mettere le mani in anteprima su Monster Hunter Wilds. Una prova di poche ma intense ore, tra cui anche una breve sessione di multiplayer PvE.
Che tu sia un veterano o un povero giocatore inesperto che muove i primi passi nel franchise (come nel caso del sottoscritto), nulla viene anticipato circa l’approccio diretto di questo capitolo. Il tempo di creare il personaggio, due o tre cinematics per farti affezionare ai protagonisti, la scelta dell’arma e pronti via che si va in scena.
Il combattimento è faticoso, però che soddisfazione
E proprio per chi è un neofita che la scelta dell’arma viene in soccorso. L’approccio alla battaglia dei titoli della saga è alquanto unico nel suo genere, e fortunatamente in casa Capcom lo sanno bene. Nel momento della scelta dell’arma infatti, ci viene posta qualche domanda sul nostro stile di combattimento, su come naturalmente ci comportiamo in battaglia e varie preferenze (ma anche aspettative!). La cosa porterà al suggerimento verso una delle numerose armi disponibili.
Possiamo confermare che anche agli occhi e mani più inesperte, il gameplay sia sufficientemente divertente. Ma ad ogni modo, imparare le combo e meccanismi sarà comunque importante per non rendere tediose e lunghe le battaglie.
È bene ricordare che è sempre presente la possibilità di poter portare una seconda arma, cosa rende i combattimenti più dinamici e funzionali. Questo, assieme alla presenza di un’arena dedicata all’addestramento, rendono le cose facili. Facili solo nel dirsi ovviamente, poiché sarà fondamentale avere la pazienza di impegnarsi da soli nel capire e memorizzare le combinazioni corrette, o si finirà per premere a casaccio i pulsanti, nella speranza che il mostro di turno riceva più danni possibile.
Nonostante lasci parecchio a desiderare l’input reading dei comandi (ancora non perfetto), e che non permette una fluidità di gioco eccezionale, possiamo invece ritenerci abbastanza soddisfatti dalle hitbox generale delle creature. I colpi, anche quelli meno decisi, e il peso dato dall’impatto delle armi si fa sentire, dando grandi soddisfazioni.
Rimane, sottolineiamo, lo scoglio delle combo: il combattimento si basa sulla memoria e sulla capacità di adattamento del giocatore, che dovrà sudare parecchio per guadagnarsi il premio di finale. Le battaglie sono capaci di durare anche oltre il quarto d’ora a seconda della preda, e puntano sullo sfiancare mentalmente più che fisicamente, vista l’assenza della classica “barra della vita”. A indicare lo stato della creatura è il mostro stesso, che man mano che la battaglia prosegue, continua a spostarsi di zona in zona, indicando quindi quanto manca alla fine (solitamente si sposta 3/4 volte).
Tutto sommato, se si accetta di combattere con armi più semplici (spadone, spada e scudo, arco) al posto di armi complesse da maneggiare, il divertimento è garantito. Parliamo comunque di combattimenti lunghi e sfiancanti, ma senza un buon livello di difficoltà, che sfida sarebbe?
Tutto quello che ci circonda è a dir poco affascinante
Facciamo un mezzo passo indietro: per quanto riguarda la creazione del personaggio, possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti. Dettagliata al punto giusto, con ben 16 modelli preimpostati di volto da cui partire per creare il personaggio ideale. Cosa che, come in ogni titolo che si rispetti, sarà completamente inutile dal punto di vista narrativo. Noi siamo “il cacciatore” (o la cacciatrice), e al di là di qualche dialogo sporadico e cutscene dedicate, avremo gran poco da dire.
Ogni personaggio del gruppo principale ha un ruolo ben definito: il fabbro, il mercante, la guida, eccetera. La trama ci vede impegnati in una spedizione in terre selvagge, e il campo base (più di uno, in base alla zona) sembra predisposto per evolversi mano che si prosegue nella trama.
Ogni elemento presente a schermo è vivo. Le ambientazioni di Monster Hunter Wilds sono ricche di vita e perfino il deserto riesce a essere dinamico e interessante, grazie alla grande quantità di animali e mostri selvaggi che lo popolano. La foresta è fitta e articolata, con alberi capaci di coprire completamente la vista, ma senza mai dare una sensazione di soffocamento, specie nei combattimenti, che si svolgono in aree adatte. Infine non possiamo non lodare del design dei mostri, variegato, semplice ma mai banale o noioso.
Infine possiamo ritenerci solo che soddisfatti dalla breve ma intensa sessione di gioco online. I combattimenti sono stati sufficientemente fluidi, e possiamo già affermare che le sessioni multiplayer saranno il vero punto di forza del gioco.