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Home»Articoli»Recensioni»Monster Hunter Wilds, la recensione: mostruoso capolavoro

Monster Hunter Wilds, la recensione: mostruoso capolavoro

La recensione di Monster Hunter Wilds, titolo made in Capcom in uscita per PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5.
Luca PorroBy Luca Porro24 Febbraio 2025
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Monster Hunter Wilds: la cover art del gioco
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La storia dei videogiochi è ricca di momenti memorabili e uno di questi è sicuramente stato l’annuncio e poi il rllascio sul mercato di Monster Hunter World. L’apertura al mondo intero di un franchise storico, ma che per sua natura era stato confinato entro un recinto ben preciso. La storia di Monster Hunter va sicuramente studiata. Un franchise in grado di unire due grandi passioni dell’uomo, la caccia e le creature giganti e misteriose, ma di complessa digeribilità per i neofiti del gaming.

Diretto seguito di World, sebbene cronologicamente dopo Rise, Monster Hunter Wilds si propone come l’apice dell’esperienza Capcom sia dal punto di vista tecnico, che di idee che di giocabilità. Un capolavoro indiscutibilmente d’impatto, che lima ulteriormente le sue spigolosità e si lancia poderoso verso picchi di epicità difficilmente ritrovabili in un gioco di queste dimensioni. Vi raccontiamo questa eccellenza nella nostra recensione di Monster Hunter Wilds.

Un mondo vivo

Monster Hunter Wilds: il mondo di gioco

Sebbene il nome facesse pensare a un open world, il titolo del 2018 manteneva la sua formula classica di grandi mappe aperte con un hub esterno da cui far partire le missioni con annesso teletrasporto. La prima grande novità di Monster Hunter Wilds risiede proprio in questo elemento. Finalmente il mondo di gioco è esplorabile senza soluzione di continuità, vagando tra i diversi biomi, utilizzando dei campi base nelle aree e sfruttando diversi punti di riferimento come waypoint nella mappa. Un elemento importante che offre dunque un assaggio di come l’idea di mondo vivo e reattivo sia alla base di questo capitolo.

Proprio questa esperienza è l’incipit del nostro racconto perché è stata sicuramente la nota più di spicco che la nostra esperienza ci ha fornito. Tutte le scelte, tutte le novità tutta l’amalgama creata da Yuya Tokuda e colleghi con l’essenza e la storicità del franchise sono lì presenti per dare al giocatore l’idea di una vita parallela. Ogni elemento sembra vivere il suo ciclo con i giocatori come attori protagonisti. In questo senso, sorprendente è la novità riguardante le carcasse dei mostri. Una volta ucciso un mostro e recuperati i materiali, lo stesso rimarrà lì a decomporsi nel tempo. Un dettaglio minuscolo, ma questa attenzione ai particolari, questa sapienza nello sfruttamento della potenza hardware di nuova generazione per favorire una coerenza maggiore con la natura del brand (si tratta di un gioco di caccia), sono ciò che separa un titolo ottimo da un capolavoro.

Un gameplay perfezionato

Monster Hunter Wilds: una scena di gioco

Entrando nel dettaglio delle novità e delle dinamiche si finisce ovviamente a parlare di gameplay. Monster Hunter Wilds è una diretta evoluzione di World e come tale punta sulle grandi dimensioni della mappa. Con la succitata possibilità di esplorare il mondo in lungo e in largo senza caricamenti continui, ecco arrivare una cavalcatura in grado di permettere agevoli spostamenti sia via terra che attraverso specifici sentieri dedicati solo a questi pennuti simili a dei Chocobo. I Seikret, questo il nome, sono davvero una risorsa importante. Questa gradita novità non solo velocizza gli spostamenti, ma offre, una soluzione di fuga temporanea per guadagnare tempo in battaglia e soprattutto una borsa aggiuntiva dal quale pescare rifornimenti in caso di necessità. Proprio in questa possibilità, risiede un’altra grande novità: l’arma secondaria.

In Monster Hunter Wilds potrete tranquillamente portare con voi due delle classiche 14 armi disponibili. Una che utilizzerete abitualmente ed una come risorsa di scorta, da posizionare nella borsa dei Seikret, pronti ad una repentina alternanza, all’occorrenza. Una piacevole introduzione che ampia maggiormente le possibilità e riduce ulteriormente le spigolosità della qualità della vita. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i cambiamenti al rampino (ora non più utilizzabile per agganciarsi ai mostri, ma solo per interagire con l’ambiente) e la possibilità di raccogliere da terra trappole e barili mal posizionati. Di altro rilievo invece le novità al combat system. Innanzitutto è stata inserita la possibilità di mirare in maniera precisa sia durante l’attacco e la parata, evidenziando i punti critici. Queste ferite sono un elemento importante per stordire i nemici e dunque potersi concentrare su di essi con un focus specifico è importante.

Cambiamenti anche alle armi che ora ottengono le abilità peculiari in maniera intrinseca all’arma scelta e non più da talismani e armature. La creazione di una build dunque passa anche dalla scelta della sottotipologia di arma. Interessante anche il cambiamento alle armi ranged che ora non consumano più risorse per i colpi base, utilizzando risorse solo per i colpi elementali. Nel caso dell’arco, le famose boccette sono ora infinite e legate a due parametri. Il primo paramento è una barra di caricamento che una volta riempita con azioni sul campo di battaglia (caricare i colpi, schivare e colpire i mostri) vi permette di attivare la boccetta per modificare il colpo. La seconda è la scelta delle boccette in base a quelle previste dalla tipologia di arco equipaggiato.

Mostruosamente bello

Monster Hunter Wilds: alcuni personaggi in gioco

L’aspetto tecnico di Monster Hunter Wilds è sicuramente impressionante. Il passaggio al RE Engine come anche dimostrato dal recente Dragon’s Dogma 2 è un fattore d’impatto. Dal punto di vista grafico il gioco è potente e magnifico con vistosi cali di prestazioni in modalità fedeltà capitati solo in due occasioni. Per il resto il gioco ha dimostrato una tutto sommato stabilità invidiabile, soprattutto in modalità prestazioni.

Dove però il livello tecnico mostra i muscoli è nell’introduzione del meteo dinamico. Che sia una tempesta di sabbia, un’alluvione, delle sabbia mobili o dei mini tsunami dati dai movimenti dei mostri sull’acqua, quello che arriva al giocatore è un senso di completezza generale fuori da ogni scala. Combattere nei vari biomi è una sorpresa costante, consapevoli che i cambiamenti climatici portano mutazioni anche alla fauna endemica locale, fornendo dunque nuovi materiali ad ogni ciclo.

Discorso uguale per la realizzazione dei modelli, con mostri ormai fuori da ogni logica. La capacità di proporre grandi classici alternati a nuove tipologie di mostri, senza perdere di memorabilità, rimane il più grande mistero di questi geniali artisti. Complesso, strutturato ed emozionante il comparto musicale e di sound design, che ancora una volta inserisce dei temi memorabili e che vorremmo sentire riprodotti dal vivo con una orchestra.

Narrativa ispirata

Monster Hunter Wilds: I nemici iconici

Ultimo ma non per importanza il discorso sulla narrativa. Il nostro più grande dubbio risiedeva, per l’appunto, sulla tenuta della trama. La storia di Nata, dei Custodi e delle dinamiche di un territorio particolarmente legato alla sopravvivenza assieme alla fauna locale ci aveva incuriosito, ma mano a mano che entravamo nei meandri della storia, abbiamo sempre di più sentito la voglia di capire cosa sarebbe successo e quali dinamiche avrebbero portato agli stravolgimenti che affioravano qui e lì tra i vari indizi.

Per quanto visto, senza spoiler, il gioco presenta picchi clamorosi in occasione di cinematiche e momenti specifici con una capacità di mantenere alta la curva di tensione anche nelle flessioni della sinusoide narrativa. Con personaggi memorabili, comprimari folli e una tribù di funghi parlanti dalla natura sadomasochista, non sappiamo davvero cosa avrebbero potuto inserire in Capcom di ancora più innovativo.

La Recensione in breve

10.0 Capolavoro

Monster Hunter Wilds è un capolavoro sotto tutti i punti di vista. Un gioco che prende le solide basi del brand, amplifica i punti di forza e lima le sue spigolosità di qualità della vita. L'eccellenza di questo prodotto si concretizza nel suo mondo vivo, nella sua tecnica strabordante e nella cura al dettaglio messa in ogni anfratto del gioco. Gli sviluppatori potevano sedersi sugli allori e non lo hanno fatto e questo è un grande ed importante monito verso chi punta al vetta del successo.

  • Voto Game-Experince 10
  • User Ratings (1 Votes) 8
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