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Home»Notizie»Nintendo»Miyamoto racconta di come i figli erano appassionati dei giochi SEGA

Miyamoto racconta di come i figli erano appassionati dei giochi SEGA

Il leggendario game designer Shigeru Miyamoto è tornato nelle case dei videogiocatori grazie al Nintendo Direct dedicato a Super Nintendo World
Alex UlinoBy Alex Ulino21 Dicembre 2020
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Il leggendario game designer Shigeru Miyamoto è tornato nelle case dei videogiocatori grazie al  Nintendo Direct dedicato a Super Nintendo World, parco divertimenti che aprirà in Giappone nel febbraio 2021.

A questo ritorno sulle scene, si è accompagnata anche una ricca intervista concessa dall’autore al The New Yorker. Un’interessante e lunga chiacchierata nella quale sono state affrontate molteplici tematiche, dall’emergere di nuovi talenti in casa Nintendo al rapporto tra Miyamoto e i propri figli. Il creatore di Super Mario e The Legend of Zelda ha infatti due figli e un nipote, comprensibilmente appassionati di videogame. Durante l’intervista, il game designer ha condiviso alcuni retroscena sulla vita in casa Miyamoto.

Apprendiamo così che da piccoli, gli eredi dell’autore erano in verità grandi fan di SEGA, con una passione particolare per i racing game. Tra i titoli più apprezzati dai due i figuravano Out Rune Space Harrier, circostanza che a quanto pare era motivante per il game designer. Divertito, Miyamoto racconta che questo rappresentava uno sprone a dare il massimo, così che i figli preferissero i giochi creati da lui. Nel discutere del rapporto tra questi ultimi e i videogiochi, l’autore si è detto fortunato, perché non ha mai dovuto imporre loro un limite di tempo massimo da trascorrere nei mondi virtuali. Inoltre, tutte le console disponibili in casa appartengono in verità a lui e i figli erano consapevoli di averle soltanto “in prestito”: di conseguenza accettavano le regole stabilite dai genitori, consapevoli che il padre avrebbe semplicemente potuto requisirle.

Durante l’intervista, Miyamoto ha sottolineato l’importanza del fatto che anche i genitori giochino i titoli dei figli, così da comprenderne le meccaniche, il perché li appassionano o perché “non possono smettere di giocare sino al successivo punto di salvataggio“. A questo scopo, l’autore cerca sempre di inserire nelle proprie produzioni elementi che possano essere apprezzati ad ogni età. Di recente, Miyamoto si sta divertendo a giocare con il nipote, rimasto affascinato dai piccoli mondi 3D di Captain Toad: Treasure Tracker.

Miyamoto

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