Robert Ballecer, un sacerdote gesuita, ha avanzato l’idea di lanciare un server Minecraft che appartenga ufficialmente alla Chiesa Cattolica e abbia sede in Vaticano.
Il sacerdote, amante della tecnologia, ha motivato la sua idea con la volontà di creare una comunità priva della tossicità di molti ambienti di gioco, nel quale la gente possa socializzare, condividere interessi e creare rapporti umani nel pieno rispetto.
Originariamente l’idea fu condivisa su Twitter, allo scopo di raccogliere feedback e decidere il gioco a cui mirare. Nella lista erano presenti Rust, Ark e Team Fortress 2 oltre a Minecraft.
Ballecer prima di abbracciare la sua vocazione ha studiato ingegneria nella Silicon Valley, oltre a nutrire una personale passione per le tecnologie.
“Non è una questione di tecnologia, nemmeno riguarda molto neppure gli stessi videogiochi. Si tratta di avvicinare persone, che potrebbero poi costruire dei legami nel mondo reale”.
L’idea è stata inizialmente accolta con diffidenza sia dagli utenti che da parte della Chiesa, ma alla fine i sinceri e positivi propositi del buon sacerdote, nonché la validità della sua idea, hanno avuto la meglio.
Fedeli o meno che si possa essere, non si può negare come la tossicità sia un enorme problema in moltissime comunità di gioco, e forse in un simile server chi preferisce un ambiente tranquillo potrebbe trovare quel che cerca, a patto che il progetto una volta avviato sia seguito e supportato a dovere, poiché creare un ambiente privo di tossicità e impermeabile a essa è un obbiettivo più arduo di quanto si possa pensare.
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