La grande community di Minecraft ha subito un terribile lutto nella giornata di ieri, quando è stata annunciata la tragica scomparsa dello youtuber noto come Technoblade, vero nome Alexander. Uno dei volti più noti e amati della sua vasta e attiva comunità di giocatori. Il giovane, solo ventitreenne, ha purtroppo perso la sua battaglia contro il cancro, una battaglia che aveva reso nota al pubblico soltanto l’anno scorso, e che nella notte tra giovedì e venerdì scorso ha visto la sua tragica conclusione.
Minecraft piange un giovane scomparso troppo presto – le ultime parole in una lettera letta dal padre:
Nelle ore scorse sul canale del ragazzo, Technoblade, ha fatto la sua comparsa un video in cui il padre esaudisce l’ultimo desiderio del figlio morente, condividendo per lui un messaggio con i suoi fan che ha scritto poche ore prima della fine. Il video si chiama “so long nerds” e dalla pubblicazione fino a ora, in meno di due giorni, ha già accumulato quasi 40 milioni di visualizzazioni.
Il filmato, ben strutturato, si apre con una ripresa del padre, seduto su una sedia in una stanza bianca con il suo cagnolino, quindi c’è uno stacco che mostra alcune sequenze di Minecraft accompagnate dalle parole del giovane, quindi si torna sul padre che, finalmente, legge la lettera.
Una lettera che sa far piangere e sorridere, perché comunque Alexander era un ragazzo solare e simpatico, che anche in punto di morte ha tenuto fede al suo umorismo – se siete sensibili, prima di vedere il filmato vi conviene recuperare dei fazzolettini. Il video dimostra tutta la devozione del ragazzo per i suoi fan, il suo amore per Minecraft, la sua gentilezza e, infine, il suo amore per la propria famiglia. Nei suoi ultimi tempi, infatti, si è molto impegnato per vendere il suo merchandising allo scopo di pagare gli studi dei suoi fratelli, garantendogli il futuro più luminoso possibile.
Tragedie come questa mostrano il lato umano del mondo videoludico; un lato che è bene ricordarsi che esiste, perché troppo spesso ultimamente di tutto ciò appare quasi solo la parte più tossica di questo mondo. Mettiamo da parte il gusto personale, le console war, le simpatie e le antipatie, e pensiamo a questo ragazzo che ha amato tanto i videogiochi e la cui vita è finita cosi presto. Pensiamo a lui, prima di dare sfogo alla parte peggiore di noi, e chiediamoci se ne vale la pena.