Quando vidi per la prima volta l’annuncio di Minecraft Legends mi tornò alla mente una scena di un classico di Mel Brooks, dove lo stesso regista, interpretando una parodia del Maestro Yoda, elencava l’infinità di prodotti promozionali legati al film: – “Spaceballs la maglietta, Spaceballs il libro da colorare, Spaceballs il cestino da pranzo, Spaceballs i fiocchi d’avena, Spaceballs il lanciafiamme! I bambini lo adorano.” – Ebbene il colosso svedese Mojang, ormai parte integrante degli Xbox Game Studios, ha tirato fuori dal cilindro una nuova reincarnazione di Minecraft.
Dopo il simil Pokémon Go Minecraft Earth, e il discreto Minecraft Dungeons, a metà fra l’hack ‘n’ slash e il dungeon crawler, per i cubettosi protagonisti del sandbox più celebre del mondo dei videogames è tempo di esplorare il genere degli real-time strategy. Da sempre prerogativa dei PCisti, Minecraft Legends arriva con il compito di rendere pop un genere piuttosto di nicchia ed esclusivo come quello degli RTS. Sarà riuscito nell’ardua impresa? Scopritelo assieme a noi in questa recensione di Minecraft Legends.
Un po’ di storia
Se pensavate che Minecraft fosse privo di una propria lore allora siete rimasti parecchio indietro con gli anni. Minecraft Legends si apre infatti con una cutscene nello stesso stile grafico che ha reso celebre il brand in cui è possibile assistere all’invasione dell’Overworld da parte di un esercito di Piglin inferociti giunti dal Nether. Le tre entità/divinità Lungimiranza, Sapere e Azione, il cui ruolo è abbastanza esplicativo, decidono quindi d’invocare un eroe per sgominare la minaccia suina. Non un incipit che sprizza di fantasia, ma la giusta dose di epicità per dare il via alle vicende narrate in Minecraft Legends.
Tutte le celebrità di Minecfrat, come zombie, creeper e scheletri, fanno il loro ritorno in Minecraft Legends, ma questa volta il nostro Eroe, personalizzabile con alcune skin ottenibili nel corso del gioco, potrà fare affidamento su di un proprio esercito da controllare. Minecraft Legends affonda le proprie radici nel mondo degli strategici in tempo reale, ma a differenza di RTS canonici come Starfcraft dove il giocatore interpreta una divinità invisibile dall’unico scopo d’impartire ordini alle diverse unità, qui il gameplay ricorda molto più da vicino quello di un Pikmin.
L’eroe, completamente controllabile in pieno stile action, potrà infatti richiamare a sè alcune unità per impartire loro dei comandi, oppure attingere alle proprie risorse per costruire edifici, impalcature, muri o altre architetture difensive in maniera dinamica e stimolante. Dulcis in fundo il nostro eroe potrà partecipare attivamente alla guerra agitando la propria spada in direzione dei nemici, ma gran parte della riuscita della battaglia dipenderà ovviamente dalla strategia adottata e dal quantitativo di truppe a disposizione.
La modalità Campagna
La modalità Campagna consentirà al singolo giocatore di prendere dimestichezza con Minecraft Legends. Partiremo con il nostro eroe in sella a un cavallo verso alcuni villaggi dell’Overworld da liberare dall’assedio dagli eserciti dei Piglin. Qui potremo liberamente muoverci attraverso una mappa piuttosto ampia che racchiude i biomi tipici di Minecraft verso gli obbiettivi segnati dalla bussola visibile nella parte alta dello schermo. Galoppando in giro ci siamo accorti che, nonostante la sua estensione, la mappa non offre chissà quali attrattive, e saremo spesso invitati dal gioco stesso a focalizzarci più sugli obbiettivi principali che non sull’esplorazione.
Attraverso la croce direzionale potremo compiere le azioni tipiche di ogni RTS di che rispetti. Ad esempio potremo impartire ad alcune simpatiche creaturine di raccogliere legno e pietra dagli alberi o dai giacimenti nei paraggi. Fatto ciò, potremo quindi incominciare a reclutare piccoli golem che ci seguiranno nella nostra impresa. Le nostre truppe potranno essere facilmente richiamate a noi sventolando lo Stendardo del Coraggio per poi essere direzionate a nostro piacere. Queste prenderanno ad attaccare in automatico i nemici nel loro raggio d’azione.
Altre risorse verranno sbloccate via via nel corso della campagna per poter essere spese nella creazione di edifici sempre più utili e complessi. Un’altra delle funzionalità principali accessibili tramite la croce direzionale è infatti il menù di costruzione, facilmente sfogliabile con l’utilizzo dei pulsanti dorsali anche mentre si è nel vivo dell’azione. Torrette, muraglie e cancelli ci aiuteranno a tenere a bada i Piglin mentre le vostre truppe faranno il resto.
L’obbiettivo finale della campagna sarà quello di distruggere tutti i portali del Nether, ponendo quindi fine alla minaccia Piglin. Come già accennato in precedenza, purtroppo la mappa di gioco, e più in generale la campagna single player, risulta piuttosto lineare e povera di segreti o sorprese. Durante le 8 ore circa necessarie a portare a termine la campagna non ci saranno particolari momenti di pathos, tutto sembra essere quindi finalizzato all’apprendimento delle tecniche e le movenze necessarie per poter competere in multiplayer, un peccato se si considera comunque il potenziale narrativo che un gioco di questo brand potrebbe offrire ma che invece rimane troppe volte inespresso.
La modalità competitiva
La vera “ciccia” di Minecraft Legends è sicuramente rappresentata dalla sua modalità multiplayer online, che mette a confronto fino a 8 giocatori suddivisi in due squadre. Qui il titolo di Mojang esprime tutto il suo potenziale, le cui meccaniche in stile RTS vengono messe in risalto. Dopo aver realizzato il nostro villaggio e dopo averlo adeguatamente fortificato con l’aiuto dei nostri alleati, potremo quindi partire verso territori sconosciuti alla conquista dei nemici.
Man mano che il nostro villaggio progredirà potremo infine impreziosire il nostro esercito con schiere di scheletri o armate di Creeper pronti a esplodere e a creare scompiglio nelle zone controllate dai nemici. Il tutto si svolge all’interno di mappe create proceduralmente, cosa che contribuisce a rendere unica ciascuna partita in multigiocatore. Oltre ai giocatori e alle loro armate non mancheranno le orde di Piglin controllate dalla CPU a dare il giusto fastidio in maniera piuttosto equa.
Per vincere bisognerà quindi avere la giusta coordinazione fra i diversi membri della squadra, cercando sempre di suddividere equamente le mansioni d’attacco e difesa in modo da non tralasciare mai nulla. Un buon equilibro fra la raccolta delle risorse, la costruzione degli edifici e la pianificazione degli attacchi saranno la chiave di volta per la vittoria.
Uno stile inconfondibile
Minecraft Legends punta forte sul suo stile visivo inconfondibile, un vero e proprio marchio di fabbrica che attirerà senz’altro i fan del brand nonostante si sia deciso di esplorare un genere non propriamente popolare e di facile comprensione come quello degli RTS. Logicamente, Mojang ha studiato una formula che potesse rendere l’approccio al gioco semplice anche verso coloro che non hanno mai avuto a che fare con gli strategici in tempo reale.
A differenza degli RTS “tradizionali” infatti, in Minecraft Legends tutto è gestibile abbastanza agilmente con il pad, delegando gran parte del lavoro anche alla IA, che però non ci è parsa sempre brillante e funzionale, generando situazioni in cui le nostre unità finiscono spesso per ciondolare inutilmente per la mappa senza accorgersi della presenza nemica nelle immediate vicinanze.
Un comparto tecnico e ludico piuttosto semplicistico, che ben si sposa con il target a cui si rivolge principalmente il brand, ma che lascia un po’ di amaro in bocca per quanto riguarda ciò che poteva essere fatto per rimpolpare l’offerta. Di certo, Minecraft Legends è un titolo che potrà regalare qualche pomeriggio di divertimento soprattutto se avete qualche amico dotato di una Xbox Series S|X e di un abbonamento Game Pass.
La recensione in breve
Minecraft Legends è l'ultimo spinoff del celebre sandbox di casa Mojang, questa volta rivisitato in salsa real-time strategy. Comanderete eserciti di golem, scheletri e creeper verso le orde di Piglin nemici che minacciano la tranquillità dell'Overworld, in un action/RTS semplice ma comunque divertente. Se il titolo esprime il suo massimo potenziale in multiplayer online, diverso è il discorso per la campagna in single player, un lungo tutorial piuttosto insipido ambientato in un contesto open world con davvero poco da offrire.
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Voto Game-Experience