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Home»Notizie»MindsEye è un flop disastroso: il team licenzia 100 sviluppatori

MindsEye è un flop disastroso: il team licenzia 100 sviluppatori

Il lancio di MindsEye si è trasformato in un vero e proprio disastro: Build A Rocket Boystudio licenzia 100 sviluppatori.
Alberto RossiBy Alberto Rossi23 Giugno 2025
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Il protagonista di MindsEye
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Il lancio di MindsEye, l’ambizioso action story-driven di Build A Rocket Boy, si è trasformato in un vero e proprio disastro industriale, con lo studio costretto a programmare il licenziamento di circa 100 sviluppatori per contenere le perdite. Uscito il 10 giugno su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, il titolo ha raccolto recensioni estremamente negative sia dalla stampa che dal pubblico, conquistandosi il poco invidiabile primato di gioco peggio recensito del 2025. Su Metacritic, il punteggio della critica si ferma a 43/100, mentre il giudizio degli utenti crolla a un drammatico 2.4 su 10.

La situazione è precipitata rapidamente. I social sono stati invasi da video che documentavano bug gravi, problemi di performance e intelligenza artificiale completamente disfunzionale. In molti lo hanno definito un gioco “pre-alpha”, sebbene fosse un prodotto finito. A peggiorare la percezione del pubblico, lo studio ha interrotto le collaborazioni con streamer sponsorizzati e ha limitato drasticamente la distribuzione di codici review, alimentando sospetti e frustrazione.

Come riporta IGN, le conseguenze interne non si sono fatte attendere: Build A Rocket Boy ha avviato un processo di licenziamento collettivo che potrebbe colpire oltre 100 sviluppatori. Secondo la legge britannica, un periodo di consultazione di 45 giorni si attiva proprio in caso di tagli su questa scala, e il processo è partito il 23 giugno. Attualmente lo studio conta circa 500 dipendenti (300 nel Regno Unito e 200 all’estero), e secondo le fonti interne citate dal portale online statunitense, molti sono ora in attesa di sapere se il proprio posto di lavoro è a rischio.

Nonostante un’e-mail interna in cui il co-CEO Mark Gerhard ha parlato di “transizione da una fase di sviluppo intensiva a una di supporto sostenibile post-lancio”, la realtà appare più amara. Il team è stato costretto a lanciare rapidamente patch correttive per risolvere i difetti più gravi, ma l’immagine pubblica del gioco è ormai compromessa. Addirittura, alcuni utenti sono riusciti ad ottenere rimborsi da Sony, solitamente molto rigida in merito.

Steam mostra un quadro desolante: se al lancio si erano connessi poco più di 3.300 utenti contemporaneamente, oggi il picco giornaliero si è ridotto a meno di 150 giocatori. L’utenza attiva è ormai prossima allo zero.

Inizialmente, MindsEye doveva essere solo una parte di Everywhere, il “Roblox per adulti” immaginato dal veterano di GTA Leslie Benzies. Ma il progetto si è progressivamente trasformato in un gioco indipendente. Ora, il futuro di Everywhere appare incerto, tra risorse in calo, personale ridotto e una reputazione danneggiata.

Non ha aiutato nemmeno la comunicazione del team dirigenziale: alla vigilia del lancio, lo stesso Gerhard aveva accusato ignoti di aver orchestrato un attacco mediatico contro il gioco e lo studio, parlando di spam bot e commenti a pagamento. Una teoria prontamente smentita dal publisher IO Interactive, noto per la serie Hitman, coinvolto nella pubblicazione di MindsEye.

Questa vicenda si impone come un esempio emblematico di come anche team ambiziosi, con ex-nomi illustri dell’industria alle spalle, possano fallire nel portare a termine un progetto solido se mancano visione, controllo qualità e gestione della community. Un monito per chiunque voglia comprendere come si costruisce – o si distrugge – una reputazione nel mondo dello sviluppo videoludico.

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