Dai documenti presentati da Microsoft durante il processo contro la Federal Trade Commission è emerso che l’azienda ha raggiunto risultati decisamente inferiori alle aspettative riguardanti Game Pass e obiettivi interni alla divisione Xbox. Davanti alla corte sono stati svelati alcuni dettagli riguardanti il business del colosso di Redmond, nello specifico si è parlato dei ricavi per il FY22.
Nei documenti in questione, oltre a ben ottanta pagine dedicate alla crescita di Xbox, è stato evidenziato come Microsoft nel periodo Q3 che si estende da gennaio fino a marzo, abbia guadagnato circa 17 miliardi di dollari per la divisione Xbox. I risultati effettivi sono del tutto differenti: Xbox avrebbe guadagnato circa 16.22 miliardi di dollari nel FY22, non riuscendo a raggiungere l’obiettivo fissato per ben 780 milioni di dollari. Non si tratta dell’unico obiettivo non raggiunto nel medesimo periodo indicato: secondo quanto riportato, secondo quanto riportato non sarebbe stata raggiunta neanche la crescita stimata degli abbonamenti al Game Pass.
Il management di Microsoft puntava infatti a una crescita pari al 72.8% di utenti abbonati. Sfortunatamente i numeri evidenziano come il bacino di utenza per il Game Pass sia cresciuto da circa 18 milioni per l’anno fiscale 2021 a 25 milioni per l’anno successivo, rappresentando una crescita del 33%, contro il 72.8%. Per il raggiungimento dell’obiettivo, in termini di numeri, il Game Pass avrebbe necessitato di almeno altri 31 milioni di iscritti.
Nel frattempo più volte Microsoft avrebbe tentato di entrare nel mercato del gaming mobile per migliorare la performance: lo stesso Phil Spencer, capo di Xbox, ha paragonato l’azienda a Polaroid. Per Spencer, in un momento dove il mercato digitale è in crescita esponenziale, Xbox sarebbe come Polaroid: ferma all’analogico.