Nelle scorse ore l’intera industria dei videogiochi è stata scossa dalla decisione del Regno Unito di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, mostrando con forza come gli enti antitrust di tutto il mondo abbiano intenzione di mettere un freno alle spese folli delle aziende della tecnologia. Ma proprio in tal senso, pare che la Commissione Europea sia propensa ad autorizzare l’acquisizione, seppur richiedendo tutta una serie di rimedi al colosso americano.
Stando ad un report condiviso dal Wall Street Journal, l’UE sta rivedendo l’accordo con Microsoft, propendendo ad approvarlo ma solo con impegni comportamentali in cui l’azienda si impegnerebbe a rispettare determinate regole. A condividere questa importante informazione sono state delle fonti che hanno conoscenza diretta con la questione.
In attesa di vedere cosa deciderà effettivamente la Commissione Europea, ricordiamo che la FTC ha citato in giudizio per bloccare l’accordo con Microsoft a dicembre, con un giudice amministrativo ha programmato il processo per agosto.
Invece Holly Vedova, direttore della concorrenza dell’agenzia, ha affermato quanto segue dopo la decisione della CMA di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft:
“Abbiamo anche preoccupazioni, come spiegato nella nostra denuncia, sugli effetti anticoncorrenziali di questo accordo”.
“qualsiasi grande acquisizione tecnologica subirà un duro colpo”, ha invece affermato Tom Smith, avvocato antitrust di Geradin Partners ed ex direttore legale della CMA. La sentenza dell’organo di controllo del mercato UK punta i riflettori sull’agenzia britannica, che è diventato un importante attore globale dall’uscita della Gran Bretagna dall’UE.
La CMA è infatti considerata come un regolatore globale a dir poco duro perché predilige impegni strutturali, come la cessione di un ramo d’azienda, rispetto ad un’offerta da parte di un’azienda di tipo comportamentale.
Inoltre La CMA ha anche la capacità di prendere decisioni internamente, senza la necessità di convincere un giudice, dandogli di conseguenza più margine di manovra per perseguire i risultati desiderati.
Dieter Paemen, partner di Clifford Chance LLP ha affermato:
“La CMA si è dimostrata molto aggressiva sugli accordi tecnologici, e questo ha introdotto ulteriore incertezza che può essere difficile da gestire. Le transazioni che sembravano semplici da guidare attraverso le autorizzazioni antitrust globali ora appaiono potenzialmente a rischio a causa dei recenti risultati della CMA”.
(WSJ) The EU is also reviewing the MS deal. It appears to be leaning toward approving it with behavioral commitments, in which the company would pledge to abide by certain rules, people familiar with the matter saidhttps://t.co/THmWcU9T1W pic.twitter.com/73c1ERmQzk
— Idle Sloth💙💛 (@IdleSloth84_) April 27, 2023