Lina Khan sta vivendo il momento di maggior difficoltà da quando ha prestato giuramento come presidente della Federal Trade Commission a metà del 2021, con Microsoft che di conseguenza spera di poter acquisire presto Activision Blizzard.
Difatti la donna, che si era guadagnata ben presto il titolo di sceriffo antitrust promettendo che avrebbe tenuto a freno l’espansione incontrollata delle Big Tech, sta ricedo pesanti critiche da un po’ tutti. In particolar modo dopo la vittoria di Google nella causa per l’acquisizione di Within, che ha messo Khan in una posizione estremamente difficile, facendole perdere credibilità in quel dell’organo di controllo di mercato degli USA, secondo un ex funzionario della FTC stessa.
La Presidente dell’antitrust degli Usa sta infatti vivendo un periodo decisamente poco felice 18 mesi dopo il suo insediamento, con Daniel Kaufman, che ha concluso una carriera di 23 anni presso l’agenzia a ottobre, assumendo il ruolo di direttore ad interim del Bureau of Consumer Protection, che ha affermato che Lina Khan non capisce cosa può ottenere realmente dalla legge, facendosi guidare esclusivamente delle sue ideologie irremovibili.
E proprio a causa di questo scollamento tra realtà ed aspettative, la donna sta andando incontro ad importanti fallimenti uno dietro l’altro, com’è avvenuto appunto nella causa con Google per l’acquisizione di Within, e come potrebbe accadere tra non troppe settimane con l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Kaufman ha affermato quanto segue:
“Khan ha commesso una serie di errori quando ha assunto la presidenza. Non si è impegnata con il personale e ha nominato persone in posizioni chiave che hanno lavorato con il commissario Rohit Chopra, per il quale ha svolto un tirocinio. La maggior parte dei nuovi presidenti della FTC nomina persone dall’esterno Dopo la sconfitta contro Meta, la capacità di Lina Khan di frenare Big Tech con la FTC è stata messa in discussione. C’è un enorme scollamento tra le aspettative di ciò che può ottenere e ciò che la legge le consente realmente di fare”
Riguardo la credibilità che Lina Khan ha all’interno della FTC, l’ex commissario dell’organo di controllo di mercato degli USA, Christine Wilson, ha annunciato che si sarebbe dimessa in un editoriale agguerrito sul Wall Street Journal, dicendo di avere “preoccupazioni per l’onestà e l’integrità della signora Khan e della sua leadership della FTC“.
Wilson ha anche citato l’annuale Federal Employee Viewpoint Survey, affermando quanto segue:
“Nel 2020, l’ultimo anno sotto la nomina di Trump, l’87% dei dipendenti FTC intervistati concordava sul fatto che gli alti funzionari dell’agenzia mantenessero elevati standard di onestà e integrità. Oggi quella quota si attesta al 49%”.
Vedremo nelle prossime settimane se questo periodo difficile di Lina Khan all’interno della FTC, finendo persino indagata per arbitrarietà ed abuso di potere, renderà a Microsoft un po’ più semplice acquisire Activision Blizzard.
(MarketWatch) After loss against Meta, Lina Khan’s ability to rein in Big Tech with the FTC is being questioned
There is an enormous disconnect between expectations of what she can achieve and what the law allows her to do,’ says one former FTC official.https://t.co/5rJ6ygxnK2 pic.twitter.com/BVt560yW0Y
— Idle Sloth💙💛 (@IdleSloth84_) March 5, 2023